Aprilia: la SuperTuono V4 da oltre 200 cavalli adesso servirebbe

Gianluca Salina

L’adozione del motore della RSV4 potrebbe fiondare la Aprilia Tuono V4 nell’olimpo delle hypernaked da oltre 200 cv e far colmare alla moto veneta il gap di potenza che la separa dalle più recenti concorrenti. Il tutto permetterebbe inoltre di standardizzare ulteriormente la componentistica condivisa con la supersportiva carenata.
Può essere questa una operazione che la casa Noale realizzerà già nel corso del 2023?

Sono almeno tre o quattro autunni che gli appassionati del marchio di Noale attendono fiduciosi l'arrivo di una versione fisicata della Aprilia Tuono V4. L'occasione è stata data, inutile negarlo, dall'arrivo sul mercato prima della Ducati Streetfighter V4 e poi della BMW M1000R, che hanno indiscutibilmente alzato l'asticella in fatto di potenza, esattamente come fece, ventuno anni fa, proprio la casa veneta con la prima versione della sua supernaked (Dieci domande a… Klaus Nennewitz, “papà” della Aprilia Tuono).

Per tornare al presente e ad essere precisi, a far dare una sterzata al segmento oltre quota 200 cavalli fu MV-Agusta che, un anno prima della moto di Borgo Panigale, presentò la sua Brutale 1000 Serie Oro. Il fatto però che quel modello fosse una edizione limitata e dal prezzo particolarmente elitario (42990 Euro) fece però passare in parziale sordina la portata della cosa.

Aprilia Tuono V4-1000

Discorso diverso per la rossa bolognese, che pur pareggiando il conto dei cavalli, 208, con la varesina, fu la prima naked non limited edition a mettere a disposizione una potenza fino a quel momento destinata alle supersportive carenate, seguita, anzi, superata dal marchio dell'elica, che di puledri sulla sua hypernaked ne ha messi 210. Sul se sia sensato o meno avere a disposizione certi numeri ne abbiamo già parlato qui Hypernaked: su strada hanno davvero senso, moto da 200 cavalli?, ergo è inutile tornare sull'argomento.

Capiamoci, non è che la attuale Tuono V4 debba essere considerata scarsa, ci mancherebbe. Questo dal momento che, ad opinione di tutti gli addetti ai lavori, è una delle moto più efficaci e prestanti oggi sul mercato, sia per quanto riguarda l'impiego stradale che quello pistaiolo. Semplicemente, a livello di numeri è rimasta indietro e, se qualche anno fa era la numero uno assoluta, oggi il primato è decisamente molto più in discussione.

Aprilia Tuono V4

La delibera e la realizzazione di una moto nuova sono sempre tasti delicati, specie in un periodo particolare del mercato come quello attuale. Per le hypernaked vale quasi lo stesso discorso delle SBK-replica, vale a dire da un lato c'è in ballo il prestigio dell'essere tra i prodotti top di gamma di un costruttore ma, dall'altro, occorre fare i conti con la realtà dei ridotti numeri di vendita e con l'investimento necessario a concretizzare il progetto di un modello nuovo, valutabile in 25-30 milioni di Euro.

Le case stanno sempre più spesso ovviando al "problema" derivando strettamente le loro naked ad alte prestazioni proprio dalle maxi-sportive carenate. La filosofia è proprio quella applicata da Aprilia fin dalla prima versione della Tuono, tradizione che, di fatto, si è tramandata poi alla V2 new e, successivamente, prima alla V4-1000, quindi alle versioni di V4-1100 che si sono succedute dal 2015 in avanti.

Aprilia Tuono V4 2017

Paradossalmente, in un'era dove i numeri espressi dai motori sono cresciuti in modo vertiginoso, in casa Aprilia non c'è mai stata una differenza così ampia tra la RSV4 e la Tuono V4 (non va considerata la Tuono V4 X, dal momento che non è omologata per l'uso stradale) come negli ultimi anni. Messi su un piatto della bilancia i contro, andiamo ad analizzare quelli che sarebbero gli altri pro oltre a quelli già nominati, che renderebbero non solo fattibile, ma potenzialmente addirittura vantaggiosa una operazione di questo tipo, che si presta ad almeno un paio di interpretazioni, che passano entrambe dal motore.

Dal momento che ciclistica, sospensioni, freni ed elettronica sono già al top e l'estetica è stata rinnovata di recente, il punto di partenza e di arrivo non può che essere il V4 made in Noale. Oggi il brand veneto utilizza due diversi motori per Tuono V4 ed RSV4. Accomunati dalla stessa architettura, quello che equipaggia la naked ha una cilindrata di 1077 cc (81 mm di alesaggio per 52,3 mm di corsa) ed eroga 175 cavalli per 121 Nm. La sportiva ha invece una cubatura di 1099 cc (alesaggio di 81 mm e corsa di 53,3 mm) e sviluppa 217 cavalli per 125 Nm.

Aprilia Tuono V4-1100

La soluzione più "facile e veloce" sarebbe quella di trapiantare in toto il motore della RSV4, cosa che proietterebbe la Tuono V4 nuovamente in cima alla classifica anche dal punto di vista dei numeri. Così facendo però, si avrebbe una erogazione non esattamente calibrata per una naked il cui utilizzo è principalmente su strada. Per quanto efficace sulla carenata, il comportamento di questa unità sulla nuda risulterebbe probabilmente un po' appuntito ed andrebbe almeno in parte "rivisto", sulla scorta di quanto fatto da Ducati nel passaggio da Panigale V4 1100 a Streetfighter V4, dove la seconda paga 6 cavalli alla prima.

Questo presupporrebbe l'adozione di camme lievemente meno spinte, a beneficio della rotondità a bassi e medi. C'è però una terza via, che presuppone sempre l'adozione del V4 di 1099 cc della RSV4, equipaggiato delle camme della versione 2017 e, scendendo nel dettaglio, con i tromboncini di aspirazione più alti, che privilegiano la schiena. Anche in questo modo l'arco di erogazione verrebbe interamente spostato più in basso. Trattandosi di pura speculazione, ha poco senso parlare di numeri ma, dovendo proprio farlo, interventi del genere potrebbero portare ad una potenza che potrebbe oscillare tra i 200 ed i 210 cavalli.

aprilia tuono v4

L'adozione del motore di 1099 cc anche per la Tuono V4, oltre ad incrementare le già notevoli prestazioni della moto di Noale, consentirebbe poi al marchio veneto di standardizzare la componentistica, dal momento che, in questo modo, andrebbe a sparire l'unità di 1077 cc attualmente impiegata. Al momento a Noale tutto tace e, oggettivamente, è alquanto improbabile che le cose possano cambiare prima dei saloni autunnali, ammesso e non concesso che Aprilia abbia già deliberato di rinviare ogni tipo di rinnovamento motoristico all'introduzione delle normative Euro5+.

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