Superbike, nel 2027 cambio di regolamento. Obiettivo: tenere lontana la MotoGP

Gianluca Salina

Dal 2026 o al massimo dall’anno successivo cambierà anche il regolamento della Superbike. L’obiettivo è tenere le derivate dalla serie a distanza dalle prestazioni delle MotoGP. Ad affermarlo è stato Jorge Viegas, presidente FIM.

La rivoluzione portata dall'abbassamento della cilindrata della MotoGP, prevista per il 2027 (MotoGP, nel 2027 cambia tutto: arrivano le 850 cc) non poteva non avere ripercussioni anche sulla Superbike. Nonostante il fatto che i futuri prototipi di 850 cc saranno probabilmente veloci come le attuali 1000 (MotoGP, 850 cc dal 2027: sarà di nuovo guerra di prestazioni con la SBK?), l'organizzatore vuole essere certo delle distanze, in termini di performance, tra le due categorie.

Sulla base di questo, la FIM (Federazione Internazionale Motociclismo) sta mettendo a punto un nuovo regolamento per le derivate di serie che, secondo le parole del presidente Jorge Viegas, punta dichiaratamente a conservare il gap di prestazioni dalle MotoGP. L'obiettivo è di definire il tutto entro il 2026, con l'intento di poter attuare il nuovo regolamento già quell'anno o, al più tardi, in quello successivo, data di esordio, come detto, dei prototipi con motore 850 cc.

Non bastano dunque i cambiamenti introdotti quest'anno, il più "rumoroso" dei quali è il peso minimo moto+pilota di cui qualcuno ancora discute. Viegas ha posto l'accento sul fatto che la Superbike è nata come categoria per moto stock e questa affermazione fa pensare che, per il futuro, ci possa essere una ulteriore riduzione dello "spazio di manovra" a disposizione delle squadre, per lasciare invece le moto più simili ai modelli di serie di quanto non avvenga oggi.

Il presidente della FIM ha proseguito dicendo che il campionato-pilota sarà il BSB, dove saranno testate le modifiche regolamentari prima di essere trasferite al mondiale WSBK. Questo riguarda anche le altre classi, con il riferimento, in particolare, alla classe Sportbike che è approdata quest'anno Oltremanica quale futuro sostituto della Supersport 300, categoria da molti non ritenuta adeguata a rappresentare il gradino di ingresso dei mondiali per le derivate di serie.

Le parole di Viegas lasciano aperte le porte su ogni tipo di soluzione regolamentare, per la Superbike che verrà, anche se è difficile pensare a moto prive di elettronica come avviene nel BSB. Al momento resta pertanto grande la curiosità su quelli che saranno i reali cambiamenti che delineeranno un futuro, per la SBK, che profuma tanto del passato che è stato la SuperStock 1000.

Jorge Viegas, presidente FIM: "La Superbike vivrà nello stesso ecosistema in cui si trova attualmente. Stiamo già facendo diverse cose con il campionato, che è guidato dalla FIM. Ovviamente vogliamo avere la MotoGP al top. La Superbike è stata pensata come categoria di moto stock, con alcuni cambiamenti. Abbiamo già iniziato a metterli in atto due anni fa con il cambio di regolamenti”.

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