Kawasaki ZX-10R/RR my2021: ecco perché potrebbe essere davvero così

Gianluca Salina

Le foto che da qualche giorno girano in Rete e che raffigurerebbero la nuova Kawasaki ZX-10R/RR stanno facendo molto discutere. Abbiamo analizzato, dalle poche informazioni disponibili, quanto sia probabile che appartengano davvero alla Ninja con cui Jonathan Rea andrà all’assalto del mondiale Superbike 2021. Scoprite con noi le conclusioni a cui siamo arrivati.

Eravamo rimasti, questa estate, alle indiscrezioni secondo le quali la Kawasaki ZX-10R/RR my2021 sarebbe stata una moto completamente nuova, forti di indiscrezioni provenienti da fonti solitamente attendibili e di convinzioni maturate da alcuni ragionamenti. Il primo fra tutti è quello riguardante Jonathan Rea e l'accordo fatto con la casa di Akashi, a cui il sei volte campione del mondo della Superbike si è legato a vita.

Il pilota di Ballymena non ha mai fatto mistero del fatto che, una delle motivazioni che lo hanno spinto a continuare a sposare la causa di Kawasaki sono state le assicurazioni ricevute dalla casa giapponese circa una nuova moto. L'obiettivo doveva essere quello di colmare il gap di potenza che la Ninja ha sofferto, prima solo nei confronti di alcune competitor, per continuare una striscia vincente che ha quasi dell'incredibile. 

Nella ridda di ipotesi riguardanti la nuova moto, va però anche detto che qualcuno ha sempre affermato la convinzione che la Ninja del prossimo anno sarebbe stata una "semplice" evoluzione della moto attuale, teoria che, alla luce delle ultime immagini uscite in Rete circa la ZX-10R/RR my2021, pubblicate dai colleghi di Motorcycle.com sembra dargli ragione. Le foto, sfuggite all'embargo ed ormai di dominio pubblico, ma ancora più i documenti di omologazione del modello per il mercato australiano, da dove è partito il leak, se confermate, dicono che la moto sarà all'insegna della continuità e non della rivoluzione.

Va fatta una precisazione: anche se le immagini in questione sono state passate al vaglio dalla maggior parte delle più importanti testate mondiali in ambito due ruote, esiste pur sempre la possibilità che si tratti di un fake. La verità, come sempre, si scoprirà alla fine, che in questo caso coinciderà con il 23 Novembre, data in cui Kawasaki terminerà di svelare la sua line-up 2021 (Kawasaki: 6 novità per il 2021).

Sulla base di questo, i ragionamenti (alias supposizioni) che verranno fatti da qui in poi sono incentrati ad analizzare il tutto nell'ipotesi che le foto siano vere. Il come potrebbe essere la moto se le immagini si dovessero rivelare un cantonata presa da tutti quanti noi risulta più difficile, ma varrà la pena spendere due parole anche su questo argomento, visto che il tutto, da qualche giorno a questa parte, sta tenendo banco, tra gli appassionati.

I dati

Partiamo dai dati oggetto della fuga di notizie. Due versioni, R ed RR, con potenza, rispettivamente, di 200 e 201 HP (tenete a mente l'unità di misura, perché è fondamentale) raggiunti, rispettivamente, a 13200 e 14000 giri. Questo significherebbe, per il modello standard, un regime di 300 giri inferiore a quello del my2020, mentre per la RR ci sarebbero 500 giri in più rispetto alla moto oggi in commercio.

Si diceva della potenza. L'Australia fa parte del mondo anglosassone che, come si sa, fa uso di unità di misura che spesso non sono uniformate a quelle del sistema SI. Questo è uno dei casi, dal momento che 1 HP equivale a 1,01387 cavalli. Una inezia, direte voi. Su numeri molto piccoli certamente ma, se iniziamo a parlare di grandezze di un certo ordine, il discorso cambia.

Le ipotesi

Se, infatti, moltiplicate 200 per quell'1.01387 di cui sopra, vi usciranno fuori 202.8 cavalli, arrotondabili a 203, vale a dire lo stesso valore della ZX-10R my2020. Se la stessa operazione la fate sui 201 della presunta RR, il risultato sarà 203.8 cavalli, alias i 204 della RR oggi in vendita. Questo significherebbe che gli ingegneri di Akashi sarebbero riusciti ad annullare l'innegabile effetto dell'omologazione Euro5 per quanto riguarda la potenza del motore (la risposta, dello stesso, come sappiamo, è parzialmente un'altra storia).

Dal momento che in Superbike gli scarichi sono decatalizzati, la chiave di tutto potrebbe proprio risiedere in quell'aspetto. Il motore Kawasaki potrebbe essere particolarmente limitato dal dover rispondere alla nuova regolamentazione, per poter magari disimbrigliare parecchi cavalli in versione "libera". Parlando di derivate dalla serie, in fondo, si tratta di una unità che già nel 2018 era in grado di girare ad oltre 15000 rpm (indiscrezione di radio-paddock indicavano 15100-15200).

In quella sede, a seguito dell'introduzione della regola secondo la quale i motori da gara non potessero andare oltre i 1100 giri in più di quelli di stradali (Regolamento Superbike 2018: obiettivo, limitare Rea e la Kawasaki), la casa di Akashi si vide ridurre il regime a 14100. Con la versione 2021 del motore da gara si ritornerebbe sostanzialmente ai valori di tre stagioni fa.

Se tutto quello che è stato scritto finora corrispondesse a verità, forse qualcuno rimarrebbe deluso dal fatto che la moto non sarebbe rivoluzionaria come la "Super Ninja" di cui, nella primavera 2019, aveva fatto cenno Ichiro Yoda, senior PM della ZX-10R/RR, come risposta alla Panigale V4R. E' pur vero però che, da 18 mesi a questa parte, alcune cose sono cambiate e la crisi causata dal Covid-19 potrebbe aver suggerito di congelare, per il momento, un progetto estremo come quello ipotizzato da Yoda-san.

In questo modo potrebbero essere stati favoriti sviluppo ed evoluzione dell'attuale modello a cui, a detta di quel Jonathan Rea che sta dominando la Superbike da 6 stagioni, mancano soltanto una decina di cavalli. Saranno bastate queste premesse, a convincere il pilota nordirlandese a firmare a vita per il brand in verde? Bisognerebbe ovviamente chiederlo a lui (ammesso che risponda sull'argomento).

Tutto questo al netto del fatto che le moto non si fanno in pochi mesi e, pertanto, se il progetto della "Super Ninja" fosse stato a suo tempo deliberato, una discreta fetta degli investimenti necessari sarebbero già stati fatti. Un conto però è portare avanti lo svilpuppo di un prototipo, un altro è effettuarne l'industrializzazione per la messa in produzione. Lo sproloquio appena fatto riguarda la parte tecnica e, più in dettaglio, del motore, mentre a riguardo della linea del modello oggetto della fuga di notizie, sarà opportuno interrogarsi nel momento in cui la moto si potrà vedere dal vivo.

Molte righe fa si era fatto accenno alla possibilità che le foto diffuse in rete fossero un fake. In questo caso come potrebbe essere, realmente, la nuova ZX-10R/RR my2021? La risposta sarebbe di libera fantasia. Potrebbe essere quasiasi cosa, tutto ed il contrario di tutto, sia per quanto riguarda l'estetica che, forse più ancora, per il motore e la relativa dotazione in termini di elettronica, sospensioni e freni.

A tal proposito, come scritto in apertura, se n'è già discusso in questo articolo Kawasaki Ninja ZX-10RR 2021: sarà tutta nuova? in cui, seguendo le intuizioni dei colleghi di MotoStation, veniva ipotizzava una linea tutto sommato improntata alla tradizione, con qualche rimando in più all'universo H2 rispetto ad oggi (com'è anche avvenuto per la sorella minore ZX-6R), ma senza grandi stravolgimenti stilistici.

In ogni caso però, se due indizi fanno una prova, oggi le evidenze portano a pensare che la moto che vedremo sotto il telone che Kawasaki solleverà il prossimo 23 novembre, è fortemente probabile sia quella oggetto delle foto che stanno facendo il giro del Web. Fino ad allora resteremo nel campo delle ipotesi, in attesa magari di qualche altro leak che possa chiarire le idee, oppure confonderle maggiormente!

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