10 domande a… Gianni Monini (Benelli Q.J.)

Redazione

Per capire quali saranno le mosse di Benelli nel prossimo futuro abbiamo intervistato Gianni Monini, direttore vendite del brand di Pesaro, che ha risposto alle nostre domande.

In quel di Pesaro, sede storica di Benelli, a dispetto dei recenti successi ottenuti principalmente ma non solo, con la TRK 502 (questa la nostra prova), divenuta la moto più venduta in Italia, gli uomini del leoncino non si dormono sugli allori. L'azienda marchigiana, rinata grazie all'inclusione nel gruppo cinese Q.J., è al lavoro su più fronti per consolidare ulteriormente risultati che forse nemmeno tutti gli addetti ai lavori avrebbero saputo prevedere.

Dopo aver iniziato dalle piccole cilindrate, partendo dalla BN 302, è passata allo step successivo, dedicandosi alle cubature fino a 500 cc, dove ha costruito gran parte della sua attuale fortuna, non limitandosio a produrre moto nei due segmenti che oggi dettano legge, adv-tourer e naked. Accanto alla già nominate TRK (disponibile sia con motore da 250 cc che da mezzo litro) e BN, si sono affiancati modelli appartenenti a frange emergenti del mercato.

Benelli ha così differenziato la sua gamma, proponendo anche la famiglia Leoncino, una scrambler declinata in due differenti cubature, 250 e 500 e la cruiser 502C. La casa di Pesaro ha poi alzato nuovamente il tiro in quello che è oggi divenuto il segmento delle medie, vale a dire quello di moto fino a 750-800 cc. Anche in questa occasione, il brand marchigiano è ricorso ad una motorizzazione bicilindrica.

Più nello specifico, la soluzione adottata è una unità parallela di 754 cc che ha equipaggiato inizialmente la naked 752S, la quale sarà affiancata a breve dalla annunciata Leoncino 800 e dalla TRK 800, che indiscrezioni danno per prossima al lancio. Quello che sembra un avvenuto completamernto della lineup con propulsori a 2c apre all'ipotesi che Benelli, nel futuro prossimo, possa rivolgersi ad un segmento del mercato ancora superiore.

Si tratterebbe di quello a ridosso dei 1000 cc ed oltre, da aggredire ricorrendo a quello che è un suo marchio di fabbrica, vale a dire alla motorizzazione a 3 cilindri. A tal proposito in Cine è già stata rilasciata, a firma della casa madre Q.J., la 1200 GT che sfoggia proprio questo frazionamento. Per capire quali saranno le mosse del marchio del leoncino abbiamo intervistato Gianni Monini, direttore vendite di Benelli, che ha risposto alle nostre domande.

1. Benelli è ormai stabilmente in cima alle classifiche di vendita con la TRK 502 che, nel 2020 ha visto immatricolare quasi 3600 esemplari nonostante la penalizzazione imposta dalla pandemia. L'azienda vede questo risultato come un traguardo o come un passaggio?

R: A metà di quest'anno la nostra TRK 502 ha già consuntivato in Italia più immatricolazioni di tutto il 2020, riteniamo esse possano ampiamente superare le 5.000 unità entro il mese di dicembre.

2. Visto il successo di TRK 502, ma anche di Leoncino, si direbbe che il mercato occidentale abbia definitivamente metabolizzato il segmento delle medio-piccole cilindrate. E' così?
R: I risultati che sta ottenendo Benelli confermano lo spostamento di una parte consistente del mercato nazionale verso cubature più basse e più accessibili, sicuramente in linea con le mutate esigenze della clientela.

3. Oggi le world-bike possono essere considerate le moto di cubatura compresa tra 300 e 500, dove l'azienda è saldamente presente. Ci potrà essere, secondo Benelli, un ulteriore aumento di cubatura, anche in considerazione delle normative anti-inquinamento sempre più stringenti?
R: In questo momento Benelli rappresenta, nelle cilindrate comprese tra 300 e 500, più di un terzo delle immatricolazioni complessive in Italia e di conseguenza lo sviluppo successivo della gamma sarà verso cubature medio-alte che rappresentano ancora la parte più importante del nostro Mercato.

4. Spesso in Rete corrono rumour di modelli Q.J. presentati per il mercato interno cinese e subito scattano i potenziali paralleli con la gamma Benelli in Italia. Quanto travaso di know-how c'è, tra la casa madre ed il brand del leoncino?
R: I mercati asiatici sono profondamenti diversi da quelli europei e, di conseguenza, anche le tipologie dei veicoli in essi presenti. Sappiamo quindi che soltanto una parte della produzione prevista per l'Asia può essere commercializzata anche nel Vecchio Continente ed ovviamente con le necessarie modifiche.

5. Quali sono e come sono geograficamente distribuite, le varie fasi del processo produttivo di una Benelli (produzione componenti, assemblaggio ecc)?
R: Gran parte della componentistica proviene da aziende di settore tra le più qualificate, presenti sia nei paesi asiatici che europei, o viene prodotta all'interno dello stesso Gruppo QJ.

6. Nella attuale gamma sembrerebbe mancare solo la Benelli TRK 800. Ci potete dire qualcosa di più sull'arrivo di questa moto, parecchio attesa dall'intero mercato?
R: La TRK 800 rappresenta la logica evoluzione dell'attuale modello e della nostra stessa gamma, abbiamo però dovuto fare i conti con una serie di cospicui ritardi causati dall'anomala congiuntura internazionale.

7. La crescita di Benelli è avvenuta a step, partendo da BN 302, TRK 502, Leoncino 500 ed Imperiale 400, per arrivare poi a Leoncino 800 e 752s, che possono essere probabilmente considerati i top di gamma della piattaforma bicilindrica. Adesso è ora di pensare al ritorno dei tre cilindri, altro storico marchio di fabbrica?
R: In effetti il propulsore a tre cilindri è stato per parecchi anni il marchio di fabbrica di Benelli, proprio in quest' ultimo periodo sta iniziando ad essere riproposto sui mercati asiatici su alcuni modelli mentre per l'Europa è ancora prematuro fare previsioni anche soltanto sulle eventuali tempistiche.

8. Il futuro della mobilità su due ruote è indirizzato anche verso l'elettrico. Qual'è la posizione di Benelli al riguardo?
R: Come tutte le aziende presenti nel settore dell'automotive, anche noi stiamo prevedendo e sviluppando una serie di vecoli a trazione elettrica anche se rimangono ancora da chiarire alcuni dei parametri che tale cambiamento epocale richiederà per potersi effettivamente avverare e consolidare nel tempo.

9. Benelli ha un passato glorioso nel settore delle competizioni e da tempo si vagheggia un ritorno attivo della casa di Pesaro nel mondo delle corse. La cosa rientra nei piani dell'azienda?
R: Per il momento il ritorno alle competizioni non rientra nelle priorità aziendali e, pur non escludendolo per il futuro, preferiamo per il momento focalizzare le nostre risorse sullo sviluppo e sulla  commercializzazione di nuovi veicoli.

10. Nel 2021 ricorre il 110° anniversario dalla fondazione della casa di Pesaro. Quale Benelli Week (13-19 settembre prossimi) possono attendersi, gli estimatori del marchio?
R: Quest'anno ricorre il 110 anniversario di Benelli, un traguardo storico davvero importante per la nostra azienda, che a settembre celebreremo insieme a tutti gli estimatori del marchio durante la Benelli Week. Stiamo preparando un programma di iniziative dedicato che sarà svelato a breve, ma già si annuncia ricco di sorprese. 

Gianni Monini - responsabile commerciale Benelli Italia

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