Prova MV Agusta Turismo Veloce 800 Lusso

Gianluca Salina

La MV Agusta Turismo Veloce 800 Lusso, prima GT della casa di Schiranna, impressiona per il dinamismo su strada ed un comportamento più vicino alle sorelle Brutale e Rivale che non ad altre concorrenti del suo stesso segmento. Tre cilindri 800 per 110 cavalli e tanto divertimento, senza rinunciare alla possibilità di fare turismo, quello vero.

In un mercato, quello delle due ruote, dove non solo tra le supersportive, ma praticamente in ogni segmento vengono ricercate maxi-potenze, la MV Agusta Turismo Veloce 800 Lusso esce dagli schemi, proponendo una ricetta basata su peso ridotto ed agilità, senza rinunciare alla giusta dose di brio. Queste caratteristiche affondano le loro radici nella tradizione inglese, specie delle quattro ruote, dove geni assoluti del calibro di Colin Chapman sostenevano fermamente che fosse meglio cercare la leggerezza rispetto al far crescere esponenzialmente la cavalleria.

A Schiranna, che la potenza dai motori la sanno tirare fuori (citofonare F4 RC), hanno sposato in pieno questa filosofia con la linea dei tre cilindri, ormai giunta a piena maturazione e che spazia dalle supersportive F3 675 ed F3-800 alle fun-bike Brutale e Rivale, fino alle sport-tourer Stradale e Turismo Veloce.
Abbiamo provato quest’ultima in una giornata che ci ha visti impegnati anche nel test della Brutale Dragster RR che potrete leggere nei prossimi giorni. Per farlo siamo andati dove le moto varesine prendono vita, vale a dire nello stabilimento MV.

La Turismo Veloce 800 Lusso, prima vera GT della casa lombarda, è stata disegnata da Adrian Morton, che l’ha progettata attorno al motore TrePistoni ed al telaio misto in tubi di acciaio e piastre laterali in alluminio su cui va ad infulcrarsi il forcellone posteriore. Il cupolino alto, regolabile manualmente su tre posizioni e le valigie rigide laterali, non inficiano la linea di una moto che sia da terra che una volta in sella presenta dimensioni contenute, anche in virtù di un interasse di 1445 mm, una misura da sportiva, più che da turistica.

Il faro anteriore romboidale, ormai un marchio di fabbrica di MV Agusta domina, dall’alto, la forcella Marzocchi dotata di steli da 43 mm. Al posteriore ci pensa invece una unità Sachs, a filtrare le asperità dell’asfalto, mentre l’illuminazione è affidata ad una soluzione full LED. Le sospensioni elettroniche e semi attive di serie fanno parte dell’MVCSC (MV Agusta Chassis Stability Control), che comprende il sistema di bordo dedicato alla gestione del mezzo e si affida all’algoritmo Skyhook per adattare, in tempo reale, la dinamica in funzione dell’utilizzo.

La frenata è assicurata, all’anteriore, da una coppia di dischi Brembo da 320 mm con pinze radiali a 4 pistoncini, mentre al posteriore è presente un disco singolo da 220 mm accoppiato ad una pinza a 2 pistoncini anch’essa Brembo. Su tutto sovraintende l’ABS Bosch 9 Plus con RLM (Rear wheel Lift-up Mitigation). Le ruote sono da 17 pollici e calzano rispettivamente pneumatici Pirelli Scorpion Trail 120/70 sull’anteriore e 190/55 al posteriore.

La lunghezza complessiva è di 2125 mm, mentre la sella è a 850 mm da terra. Il serbatoio è in grado di contenere 21,5 litri ed il peso a secco è di 192 kg, comprensivo delle valigie laterali da 30 litri l’una. Non c'è la predisposizione per un bauletto, che la renderebbe ottima non solo per il turismo su corte e medie distanze, ma anche per quello a lungo raggio. Non si tratta però di una mancanza, bensì di una precisa scelta estetica di MV, dettata dalla volontà di non appesantire le raffinate linee posteriori della moto.

IN SELLA

Nonostante gli 850 mm di altezza da terra della sella, che sono una misura non proprio contenuta (non c’è possibilità di regolazione), il ridotto ingombro laterale del corpo moto rende abbastanza agevole l’appoggio a terra in totale sicurezza anche da parte di chi non è propriamente un gigante, risultando perfetta per chi ha una statura compresa tra i 170 ed i 180 cm. Il ponte di comando della Turismo Veloce 800 Lusso ruota attorno al display del cruscotto, un bel TFT a colori da 5 pollici che mette a disposizione tutte le informazioni relative al mezzo.  La leggibilità è ottima in condizioni di media o scarsa illuminazione ambientale e diviene discreta nelle giornate di Sole intenso, ma pur sempre comprensibile.

Decisamente buona la qualità delle plastiche, pur se forse non a livello di quella delle più blasonate sorelle a 4 cilindri, così come l’ergonomia, impreziosita da alcuni dettagli come i due piccoli scomparti portaoggetti sistemati nella parte interna della carena, subito davanti al manubrio. La vocazione turistica della moto si nota anche dalla dotazione delle connessioni, che prevede la presenza di due porte USB e di altrettante prese a 12 volt. Sempre in tema di cablaggi, si passa da quelli fisici a quelli virtuali, con il sistema di bordo che offre la possibilità di collegare fino a 9 dispositivi Bluetooth. Completano il quadro un sensore GPS integrato, le manopole riscaldate elettricamente, l’immobilizer ed il cavalletto centrale

Dal display, oltre a poter gestire il pairing con i device digitali, è possibile selezionare una delle quattro mappe motore (Rain da 80 cavalli, Touring da 90, Sport e Custom entrambe da 110, con quest’ultima totalmente personalizzabile), piuttosto che la soglia di intervento del traction control, settabile su 8 livelli ed il cruise control, utilissimo in caso si debbano affrontare lunghi tratti autostradali, tutti aspetti che fanno parte del sistema MVICS 2.0 (Motor & Vehicle Integrated Control System). 

Il tre cilindri di 798 cc, omologato Euro4, è in grado di esprimere la potenza massima a 10150 giri, oltre a sviluppare 81 Nm di coppia a 7100 giri. La moto dispone del cambio elettronico che, grazie al sensore EAS 2.0, implementa anche la funzionalità blipper. Si ha così la possibilità di non utilizzare la frizione sia in salita che in scalata. A livello meccanico, il cambio è estraibile.

COME VA

La Turismo Veloce 800 Lusso è compatta e leggera al punto che, nelle manovre da fermo a moto spenta, la primissima (e totalmente errata) impressione è stata quella della tendenza alla chiusura dell’anteriore. Nulla di tutto questo. E’ semplicemente l’indovinata dinamica di questo mezzo che trae per un attimo in inganno. Metabolizzato il fatto che lo sterzo se ne sta pacatamente al suo posto, come si ingrana la prima si ritrovano tutte le sensazioni positive di una moto estremamente maneggevole, anche andando a passo d’uomo.

Le creazioni di Schiranna non però sono fatte (solo) per la marcia a passeggio e, nonostante il motore garantisca una erogazione estremamente lineare, corposa e pulita già a partire dai bassi regimi, è quando si arriva nelle zone alte del contagiri, che l’adrenalina inizia a scorrere a fiumi. In questo frangente, l’iniziale estrema facilità di approccio lascia il posto ad una confidenza che si acquisisce con un minimo di abitudine a condurre questa MV Agusta, in grado di regalare grandi soddisfazioni in termini di divertimento di guida.

Complici le ridotte vibrazioni, il motore sale di regime con una tonalità roca e tutta sua e con lui anche il numero visualizzato sul tachimetro digitale, il tutto accompagnato da un coinvolgente rumore di aspirazione. Ok, è una turistica, ma da il meglio di sé non solo nei trasferimenti autostradali. La Turismo Veloce 800 Lusso è un animale da misto, capace di esaltarsi (ed esaltare) nei percorsi dove non servono potenze da repliche Superbike, quanto piuttosto l’avere una ciclistica svelta ed una adeguata quantità di cavalli per prodursi in cambi di direzione fulminei, che non fanno per nulla rimpiangere la decisione di utilizzare una gomma dall'impronta a terra più generosa (190/55) rispetto all'opzione forse più adottata sulle medie turistiche (180/60), con le quali la TV 800 sarebbe probabilmente ancora più reattiva.

La vocazione tourer non toglie infatti velleità alla tre cilindri varesina che, nelle mani giuste può diventare un pessimo cliente anche per moto dichiaratamente più sportiveggianti. Il tutto con un sound reso unico dal caratteristico scarico a tripla canna, segno distintivo dell’intera gamma basata sul motore Tre Pistoni e che, su questa moto presenta i tubi quadrati in uscita. Il ride-by-wire funziona egregiamente, regalando un comando dalla risposta istantanea,sempre docile e ben gestibile, rendendo assolutamente confortevole anche la marcia turistica, mentre il quickshift assicura accelerazioni e cambi di marcia rapidissimi, sia salendo che scendendo di rapporto, quando il ritmo sale

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L’elettronica di controllo delle sospensioni aiuta, ma se ci si trova ad aver a che fare con condizioni troppo distanti da quelle assimilabili con i settaggi standard, si può intervenire sulle numerose regolazioni messe a disposizione. La frenata è potente e modulabile e, anche in questo caso non ci si accorge di essere alla guida di una sport tourer. Le pinze Brembo aggrediscono i dischi anteriori con grande cattiveria, conservando però una eccellente modulabilità. Dovendo proprio andare a cercare il pelo nell’uovo per trovare un aspetto migliorabile, si potrebbe desiderare un po’ più di mordente da parte del freno posteriore.

Anche se in sella alla GT varesina è difficile limitare il proprio polso destro, nel momento in cui ci si riesce si apprezza il piacere del fare turismo con una guida che sfrutta la coppia e non la potenza del tre cilindri. In quei casi, con l’unità varesina che ronfa sorniona nella parte medio-bassa del contagiri, si apprezza la buona protezione offerta dal cupolino anche ad andature autostradali. Non è stato possibile provare cosa succede in presenza di un pilota più alto di 1.73 m a causa della… mancanza di cm a disposizione!


CONCLUSIONI

La  Turismo Veloce 800 Lusso è una sportiva travestita da turistica che risponde con un “no” deciso alla domanda sul se le moderne tourer debbano per forza avere delle vagonate di cavalli. Intendiamoci, 110 non sono pochi, ma rappresentano un punto di equilibrio, se mixati ai 192 kg di peso che la tre cilindri di Schiranna si porta dietro. Il piacere di guida è massimo e va a braccetto con l’ergonomia di bordo, che le rende una ottima compagna per un turismo a corto e medio raggio.

La mancanza del bauletto limita forse un po’ la capacità di carico, specie se si è in due e si hanno in mente viaggi particolarmente lunghi, ma con un minimo di spirito di sacrificio si rimedia. In fondo si tratta di portare con sé po’ di indumenti in meno, a tutto vantaggio del risparmio di peso, assolutamente in linea con la filosofia del mezzo! A suo agio sui lunghi curvoni autostradali così come nel misto-stretto dei passi alpini, rappresenta un ottimo esempio di moto polivalente, capace di soddisfare il palato dei più esigenti ed in grado di calarsi fino in fondo nella parte di alternativa a concorrenti di cubatura maggiore.

INFO

Luogo: Provincia di Varese
Tester: Gianluca Salina

Si ringrazia MV Agusta Motorcycle per aver messo a disposizione la moto oggetto della prova ed i partner per l'equipaggiamento elencato di seguito.

Casco: X-Lite X702GT Ofenpass
Giacca: SPIDI Warrior Tex Jacket
Pantaloni: SPIDI J&Racing
Guanti: Alpinestars Apex Drystar Glove
Stivali: XPD Zero R
Protezioni: SPIDI B&C

Foto by: Andrea D'Antoni

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