MotoGP: Pedrosa e Zarco, attenti a quei due

Gianluca Salina

Dani Pedrosa per la prima volta davanti, in classifica, allo scomodo compagno di squadra Marc Marquez. Johann Zarco che, esordiente in MotoGP sulla Yamaha Tech 3 è, come il numero 26 della Honda, in lizza per il mondiale. Attenti anche ai due outsider di lusso, per il titolo 2017.

La gara di Le Mans di MotoGP di ieri ha regalato un finale a sorpresa con la caduta di Valentino Rossi all'ultimo giro e la vittoria di Maverick Vinales, a cui l'apprendistato in Suzuki ha fatto davvero bene, consegnando al Motomondiale un pilota davvero completo, nonostante la giovane età. Nuovo crash di Marc Marquez, che sembra fare fatica a sintonizzarsi con la sua Honda RC213V 2017, buona gara di Dovizioso, un po' meno di Lorenzo, che con la Ducati arranca sempre un po'. Soliti nomi, dunque? Sì, ma non solo.

La novità assoluta, che però tale in realtà non è più, on solo per i giri in testa alla gara inaugurale della stagione, quella di Losail, si chiama Johann Zarco. Che il francesino non sia uno qualsiasi lo dimostrano i due titoli mondiali consecutivi vinti in Moto2, impresa fino ad oggi mai riuscita a nessuno. Certo, alcuni come Marquez ci sono andati vicini (vedi campionato 2011), altri, smaniosi di approdare in MotoGP, non hanno ritenuto opportuno un ulteriore anno in una categoria che, sebbene talvolta bistrattata, resta comunque l'anticamera della top class.

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Questo non vale per il pilota di Cannes, umile e lavoratore al punto da non dichiararsi ancora pronto, a fine 2015 e con il primo titolo Moto2 in tasca, a fare il grande passaggio, avvenuto poi al termine della scorsa stagione, quando Hervé Poncharal ha rinnovato entrambe le sue guide e gli ha affidato una delle due M1 del Team Tech 3 (l'altra è andata a Jonas Folger).

Zarco sta ripagando il suo connazionale nel migliore dei modi, al punto che ieri ha conquistato il primo podio della sua carriera nella top-class, cosa che, insieme ai buoni piazzamenti ottenuti finora, lo pone al 5° posto nella classifica del mondiale, a tre punti da Marquez ed a sette da Rossi. La vetta del campionato è un po' più lontana (-30 da Vinales), ma nemmeno poi così tanto, almeno in questa fase della stagione, quando si sono disputate solamente cinque gare sulle diciotto previste dal calendario.

Tra Zarco e la testa del mondiale c'è ancora un pilota, anch'esso in parte una rivelazione, ma anche qui fino ad un certo punto, specie se si considera il suo ruolino di marcia nelle dieci stagioni di MotoGP che ha disputato, dove è stato in tre occasioni vice-campione del mondo. Questo pilota è Dani Pedrosa, che non ha certo bisogno di presentazioni, ma che siamo quasi abituati a considerare come gregario di Marquez in HRC Honda.

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Certo, quanto a velocità, il numero 93 gli è spesso superiore ma, al termine del GP di Francia si è venuta a verificare una condizione "anomala", con il pilota di Sabadell che ha scavalcato in classifica il più titolato compagno di squadra. In un mondiale dove l'incertezza regna sovrana e la rosa dei papabili vincitori si è ampliata rispetto al passato, questo scampolo di campionato sembra suggerire che, forse più che in passato, il titolo possa arrivare anche per mezzo di piazzamenti.

In questi termini, pur considerando che una vera selezione, nella classifica generale, non è ancora stata fatta, vanno tenuti d'occhio sia Zarco che lo stesso Pedrosa, con il primo che ha ricevuto la "benedizione" da Rossi quale potenziale avversario per la corsa al titolo, mentre il secondo insegue il sogno mondiale MotoGP ormai da undici stagioni (questa è la dodicesima).

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