Suzuki V-Strom 1000 XT Globe Rider: il test

Gianluca Salina

La Suzuki V-Strom 1000 XT Globe Rider è la punta di diamante della casa giapponese nel comparto delle crossover o, per usare lo slang di Hamamatsu, delle Sport Enduro Tourer, è anche la più votata all'utilizzo in fuoristrada leggero tra quattro protagoniste della nostra comparativa 2019 delle crossover 800-1000 cc. Oltre a disporre di una ruota anteriore da 19 pollici, può infatti anche contare su cerchi a raggi.

L'ammiraglia di Suzuki in questo segmento, che per l'occasione ci è stata fornita dalla filiale italiana del marchio nipponico nella sua versione più accessoriata, è comparsa per la prima volta sul mercato nel 2014 e da allora ha conosciuto costanti aggiornamenti su molteplici fronti. La moto attuale incarna un progetto giunto alla sua piena maturità, che fonda le sue radici nella V-Strom 1000 DL di cui ne è la sostituta e che, pur nella sua sobrietà, non rinuncia a qualche vezzo, a cominciare dalla dotazione elettronica.

Com'è fatta

Il cuore della Suzuki V-Strom 1000 XT Globe Rider, oltre al motore, è rappresentato dalla piattaforma inerziale (IMU) che governa, tra le varie feature, il controllo di trazione, denominato Advanced Traction Control System, impostabile su due livelli (1 e 2), oltre che disinseribile e il controllo di stabilità in frenata, implementato a partire dal my2017. Tra gli altri sistemi presenti, il Low RPM Assist, che impedisce repentini cali di regime del motore a bassi giri, rendendo più difficile lo spegnimento accidentale ad opera del pilota e la frizione antisaltellamento.

La scelta, peraltro come da tradizione, di equipaggiare la moto con, come detto, cerchi da 19 pollici all'anteriore e da 17 al posteriore (110/80 e 150/70 la misura degli pneumatici), contribuisce alla sua connotazione all-purpose, che la rende in grado di spaziare dall'utilizzo in strada all'off-road leggero. Sempre per restare in zona ruote, il comparto freni si affida ad un doppio disco anteriore da 310 mm, mentre al posteriore è presente un disco singolo da 260 mm. La frenata è combinata.

Suzuki V-Strom 1000 XT Globe Rider, si diceva, un allestimento che, oltre alle due valigie laterali in ABS prevede una borsa serbatoio con aggancio rapido, fari antinebbia a LED, manopole riscaldate, barra paramotore, cavalletto centrale, adesivo paraserbatoio ed estensione cavalletto laterale, una dotazione completa che la rende una moto plug&ride già una volta ritirata dal concessionario.

Come va

La V-Strom 1000 non delude mai. Ogni volta che si sale in sella all'ammiraglia delle crossover di Hamamatsu si ritrovano sempre le stesse piacevoli sensazioni, a cominciare da un avantreno granitico, che a me piace definire quasi da supersportiva, per la grande sicurezza che infonde, elemento essenziale per dare confidenza da subito a chi la guida.

Più votata al turismo, al pari della Triumph Tiger 800 XRt, che non alla sportività, svolge in modo impeccabile il suo compito di moto a 360 gradi, capace di portare pilota, passeggero e bagagli da Gibilterra a Capo Nord con la stessa facilità con cui, ovviamente nelle mani giuste, può affrontare uno sterrato di media difficoltà, piuttosto che divenire un brutto cliente per molte moto dal blasone marcatamente più sportivo su un qualche passo montano.

Oltre all'avantreno, non mi stancherò mai di dire che il pezzo forte della V-Strom 1000 è il motore. Molto smooth per essere un V2 ed in grado di esprimere la coppia massima già a 4000 giri, offrendo un arco utile che ha ben poche rivali, non solo nel suo segmento, da la possibilità di poter tenere ritmi davvero elevati limitando molto l'utilizzo del cambio. La cura dimagrante introdotta dal modello 2014 è stata importante e la moto adesso, fa segnare 228 kg in ordine di marcia sulla bilancia.

Instancabile, la Suzuki V-Strom 1000 XT Globe Rider è una grande passista, la cui seduta comoda consente di affrontare lunghe percorrenze senza affaticarsi troppo e, per i trasferimenti autostradali, il pratico cupolino regolabile permette di deviare la quasi totalità dell'aria che, altrimenti, arriverebbe in zona spalle e casco. Parca nei consumi, è in grado di percorrere oltre 20 km/litro, specie se si privilegia la guida di coppia a quella che prevede di tirare le marce a limitatore.

Le sospensioni regolabili garantiscono una buona capacità, da parte della moto, di assecondare tipologie di utilizzo e stili di guida differenti, mentre la piacevole tonalità allo scarico gratifica chi siede al ponte di comando. I freni sono efficienti ed offrono decelerazioni di buon livello, ottimamente asserviti dal sistema frenata combinata e da un disco posteriore "vero", che fa sentire la suz azione quando lo si utilizza.

In caso di guida molto sportiveggiante, è utile un minimo di assuefazione ad un iniziale affondamento della forcella, aspetto facilmente risolvibile andando ad agire sul setting delle sospensioni anteriori, che assicurano un elevato livello di comfort. Manopole riscaldate, faretti supplementari e presa per accendisigari sul cruscotto, quest'ultima utile per collegare un navigatore e/o uno smartphone, sono poi dei plus imprescindibili per chi viaggia, che apprezzerà l'autonomia della moto, che può arrivare ad oltre 400 km grazie ai 20 litri di capacità.

La grande disponibilità di accessori fa quindi il resto, consentendo un elevato livello di personalizzazione sulla base delle proprie esigenze. La Suzuki V-Strom 1000 XT Globe Rider nasce come moto in grado di permettervi di partire per un viaggio senza nemmeno tornare a casa a prendere degli indumenti ma, se l'intenzione è quella di fare del turismo realmente ad ampio raggio, conviene prendere in considerazione l'idea di montare un bauletto posteriore attingendo dal fornito catalogo Suzuki.

Il giudizio del passeggero

Così come lato guidatore la Suzuki V-Strom 1000 XT Globe Rider è una garanzia, allo stesso modo lo è per il passeggero. Gli ampi spazi a disposizione, la seduta confortevole e la giusta distanza delle pedane e delle maniglie fanno sì che chi si trova sulla parte posteriore della sella possa affrontare con serenità qualunque viaggio, certo che non scenderà con le terga quadrate. Anche il motore concorre a delineare un quadro di comodità, viste le tutto sommato ridotte vibrazioni, nonostante si tratti di un V2.

A chi si rivolge

La Suzuki V-Strom 1000, ancor più nella configurazione XT Globe Rider protagonista della nostra prova, si candida come occupante del garage di tutti quei motociclisti desiderosi di avere una moto in grado di portarli a Città del Capo come accompagnarli nella gita domenicale al lago, senza rifiutare l'uscita in single con gli amici, dove rivela doti dinamiche insospettabilmente divertenti, grazie ad un comportamento davvero brillante, sia del comparto motore che di quello che riguarda ciclistica e sospensioni.

Viaggiatrice instancabile anche quando, ad esempio sulle autostrade tedesche, si può viaggiare sul filo dei 200 all'ora, non fa dei frizzi e lazzi il suo status. La dotazione è completa, pur mantenendo la filosofia quasi minimal della moto, che presuppone l'esserci tutto ciò che serve e qualcosa in più, ma non troppo, perché la passione la deve mettere chi guida. Il prezzo, di 14990 € f.c. è allineato alle caratteristiche e dotazione della moto e rivaleggia anche in questo caso con quello della Triumph Tiger 800 XRt.

Si ringrazia Suzuki Moto Italia per aver messo a disposizione la moto oggetto della prova ed i seguenti partner per aver fornito materiale ed abbigliamento tecnico:

 

INFO

Luogo: Italia, Francia e Spagna
Tester: Alessandra Meschia, Elisabetta Gianotti, Fabio Di Tella, Gianluca Salina, Marco Cantamessa, Maurizio Giargia, Michele Giaretto.

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