Test Michelin Power Cup 2 – 1500 km in Sardegna

Alessandro Bianchi

Test approfondito di 1500 km di solo curve con le nuove Michelin Power Cup 2 testate in tutti i contesti di guida per le meravigliose strade della Sardegna

Purtroppo le cose belle si sa, durano poco, o almeno la percezione di ciò che è bello rende sempre il tempo tiranno !! Ed è esattamente ciò che mi è successo in questo test di cinque giorni svoltosi in Sardegna. Il tempo è volato come il vento, ma ho potuto mettere alla prova per circa 1500 km queste Michelin Power Cup 2, girando in lungo ed in largo questa isola, assaporando le sue magnifiche strade ed i suoi asfalti dotati di un grip straordinario, in compagnia di un super mezzo armato di queste super gomme !!

        

Partiamo anzitutto con una doverosa premessa che ritengo essenziale e propedeutica ai fini di poter chiarire meglio doti e peculiarità delle gomme, ossia ritengo che le coperture per le moto equivalgano e stiano esattamente come le scarpe alle persone. Questo per esprimere il concetto che come ognuno di noi trova più o meno consone e/o adatte determinate calzature in funzione all'uso, per le moto il concetto è esattamente replicabile.

Ovvero per le caratteristiche che definiscono e rappresentano un mezzo ci sono coperture che possono trovare una maggiore o una minore compatibilità nel contesto di guida, nel primo caso enfatizzandone le doti, nel secondo invece i difetti .E quì mi riallaccio alla premessa di cui sopra, ossia le Michelin Power Cup 2, al di fuori delle caratteristiche e delle proprietà prestazionali straordinarie di cui sono dotate, trovano una perfetta assonanza e simbiosi con le quote ciclistiche dell'Aprilia RSV4 1100 Factory, regalando una guida inedita in termine di piacere percepito ed efficacia, grazie ad un perfetto connubio. Per essere chiari, parliamo di una gomma che sembra appositamente studiata per Aprilia.

                                                              

Ma vediamo come sono fatte : sicuramente quello che salta subito all'occhio è l'indole prettamente racing che si evince dalla tipologia degli intagli, discostandosi nettamente dai disegni adottati dei diretti antagonisti. Difatti al posto delle classiche incisioni longitudinali che arrivano sino al bordo della spalla, Michelin adotta una tecnologia che possiamo definire contrapposta, con delle tacche di circa tre, quattro centimetri che corrono soltanto lungo il canale centrale dello pneumatico, lasciando invece tutto il bordo esterno, sino alla spalla, completamente libero e privo di intacche. 

 

Insomma un vero e proprio slick con delle piccole scolpiture sulla parte centrale !! La dimensione del posteriore è imponente e come percezione mi è sembrato essere un 55 abbondante in altezza, difatti appena montato in sella ho avuto subito la netta percezione di una moto più caricata sull'avantreno, ma andiamo con ordine, questo è un argomento che riprenderemo in un secondo tempo. Per quanto riguarda le pressioni Michelin consiglia 1,5 al post e 2,1 all'ant per un uso in pista.

Da questa info capiamo subito di avere a che fare con un prodotto altamente tecnico e specifico per un uso racing, dotato di una carcassa molto rigida che consente un solido sostegno alle forti sollecitazioni. Malgrado la presentazione si preannunci con tutte le caratteristiche di un pneumatico agguerrito dedicato ad un uso in pista, Michelin ci informa di aver utilizzato un bimescola sia per il posteriore che per l'anteriore, che consentirà una versatilità di utilizzo del prodotto anche in un contesto stradale, puntualizzando che tempi di riscaldamento e prestazioni arrivano subito, grazie all'impiego del procedimento SCT (Syntetic Componet Tecnology) .

                                                      

Dunque le premesse sono ottime e mi incuriosiscono rendendomi impaziente di poter testare queste coperure peraltro in un banco prova d'eccezione quale la Sardegna, che mi darà la possibilità di testarle in una vastissima rosa di contesti, da quello street racing, fino al passeggio rilassato.

Le pressioni da me utilizzate in questo test sono state 2,2 post. e 2,3 ant. Andiamo al sodo, appena salito in sella le prime sensazioni percepite sono state quelle di una gomma equilibratissima, molto alta al posteriore quasi da sembrare un 60 di spalla, ma ciò che mi ha stupito è stato il suo comportamento dinamico. Mi sarei aspettato in risposta una moto che scendeva e reagiva più velocemente data l'altezza del posteriore e con un nervosismo più accentuato specialmente sull'avantreno, ebbene ……… niente di tutto questo !!

Con grande stupore e quasi per magia, mi sono ritrovato una moto che non solo preservava il suo equilibrio dinamico, ma enfatizzava una rotondità di guida mai riscontrata precedentemente, rispondendo ai comandi con una omogeneità ed una velocità di esecuzione costante e perfetta, senza mai scomporsi o richiedere una gestione del controllo impegnativa.

Non potevo crederci, sono rimasto spiazzato, la sensazione percepita era quella di ritrovarmi una moto con un'interasse più corto e quindi con la capacità di poter girare e chiudere qualsivoglia traiettoria, sfoggiando però contestualmente, una stabilità mai percepita, insomma due caratteristiche antitetiche che normalmente non si riscontrano. Ammetto che i primi km li ho percorsi in uno stato di diffidenza, dove mi aspettavo da un momento all'altro un confronto con il rovescio della medaglia !!

Misto veloce

Quindi la guida inizialmente è stata pennellata e caratterizzata da ingressi a marce alte, cercando percorrenze quanto più scorrevoli. In risposta la sensazione di appagamento e di bellezza di guida è stata ai massimi livelli. Nelle curve veloci l'impostazione e le percorrenze vengono eseguite con facilità e naturalezza disarmante, la discesa in piega è veloce, ma rimane omogenea e specialmente "sempre costante", tanto da trasmettere un senso di sicurezza mai percepito. Grazie agli elevati angoli di inclinazione che si raggiungono inconsapevolmente, il ginocchio arriva subito a terra senza sporgere il bacino e l'anteriore si è chiuso in un batter d'occhio !

                                   

Man mano che i km scorrevano mi accorgevo che le curve venivano fagocitate senza soluzione di continuità in un regime di totale souplesse, non c'era fatica e la moto scorreva inesorabile infilzando indistintamente qualsiasi traiettoria, grazie ad un'anteriore dal profilo rotondo ed omogeneo che risultava granitico, ma allo stesso tempo straordinariamente direzionabile, rendendo il tutto di una semplictà disarmante.

Con il costante aumento della velocità la percezione del grip aumentava esponenzialmente, contestualmente al senso di sicurezza e di appoggio che mi incitava curva dopo curva ad aumentare la velocità degli ingressi ed i gradi di inclinazione !!!  Lo stupore era massimo, più aumentavo ed incalzavo il ritmo e più la moto mostrava stabilità e sicurezza, senza scomporsi o perdere la sua millimetrica precisione.

Ciò che si riscontra oltre ad una direzionalità straordinaria, è la precisione che oserei definire chirurgica. Gli ingressi avvengono con il solo sguardo e più si chiude e più percorre rotonda senza sbavature, ma ciò che stupiva maggiormante era la facilità di esecuzione che avveniva in una totale assenza di sforzo. L'impegno e le forze esercitate da me erano sempre le stesse, anche ad un ritmo decisamente serrato. Insomma grazie al profilo omogeneo di queste gomme si viaggia a ritmi serrati senza alcuna fatica e senza accorgersene.

Misto medio e stretto

Ma il bello deve ancora venire, infatti dopo aver percorso il primo centianio di chilometri ad un ritmo fluido e scorrevole, grazie anche alle curve ampie e veloci, cambia lo scenario a favore di un misto decisamente più serrato e dalle curve non più molto aperte, delle quali moltissime a ferro di cavallo. Da qui in poi si cambia connotazione, si entra in una fase più estrema e serrata, la guida diventa più aggressiva e meno scorrevole lavorando su una spinta maggiore usando marce più basse. 

Eccitato dalle doti prestazionali di queste gomme e visti gli elevati angoli raggiunti con totale disinvoltura e noncuranza, decido di passare alla fase 2 , ossia ad una guida di natura street racing, Arriva la prima raffica di curve, mi faccio trovare pronto con il motore bello in tiro, arrivo dal breve rettilineo ad una velocità che reputo decisamente sostenuta, è una curva a semicerchio a sinistra con ampia visibilità, entro deciso frenando poco, ma in ingresso mi rendo conto di essere troppo veloce.

Per uno strano effetto ottico di ombre e luci, l'ingresso sembrava più aperto nella fase iniziale, ma ormai ero dentro e frenare sarebbe stato controproducente ed insicuro, quindi ho deciso di entrare lo stesso cercando di far girare la moto con maggior decisione spingendo sull'avantreno e cercando di chiudere subito, in modo da inserire l'anteriore in traiettoria e farla percorrere per quanto possibile.

La reazione è stata inaspettata, l'anteriore ha eseguito alla lettera la mia richiesta, rispondendo con una velocità di discesa stupefacente senza scomporsi. La cosa che più mi ha colpito è stata la modalità di reazione, non c'è stata interruzione dell'azione, anzi il tutto si è svolto con estrema disinvoltura e naturalezza, malgrado l'angolo d'inclinazione fosse decisamente elevato. La velocità di percorrenza è stata altissima ed in uscita spalancando tutto (controllo di trazioe a 2), il posteriore non ha accennato la minima perdita di aderenza !! 

Da quì in poi ho realizzato il potenziale di questa gomma, gli altri giorni a seguire sono stati un continuo affinamento in termini di affiatamento e migliorie nella guida, sino ad arrivare ad un livello di feeling difficilmente riscontrato con altre coperture. Ti abitui a viaggiare costantemente nelle curve con velocità di percorrenze fuori dal comune e ad angoli elevatissimi senza accorgertene.

I tempi per farle entrare in temperatura sono veramente irrisori, anche se nella fase di riscalamento bisogna prestare attenzione, ossia fin tanto che la gomma è fredda non si deve azzardare, specialmente in virtù del fatto che non si percepisce mai mancanza di feeling come con altre copertura e mi riferisco in particolare a Pirelli. L'anteriore è stupefacente per grip, feeling e capacità di chiudere qualsiasi traiettoria, ho viaggiato perennemente ad anteriore chiuso, tanto da consumare i segni Michelin posti sulla spalla estrema.

Difficilmente su strada sono riuscito ad arrivare a simili risultati !! La durata è ottima se paragonata al rapporto prestazionale e se si osserva la profondità delle tacche ci si rende conto che il materiale di attrito utilizzato è parecchio, in soldoni significa che di gomma ce n'è tanta rispetto ad altre note coperture dello stesso segmento. Inoltre la mescola sin'ora non ha risentito minimamente dei cicli di riscaldamento.

Ciò che rende straordinarie queste gomme è in primis la versatilità e la facilità di utilizzo, a prescindere dalla modalità di guida, mostrando sempre un'equilibrio da riferimento, che le rende straordinariamente omogenee equilibrate e mai nervose specialmente quando il ritmo diventa serrato.

La dote maggiore riscontrata è negli inserimenti veloci, dove l'anteriore grazie al suo profilo rotondo non trasmette mai la sensazione di "cadere" e pur mantenendo un'elevata velocità di discesa, rimane sempre stabile e costante regalando sicurezza ed appoggio sino alle inclinazioni più estreme, grazie ad un grip fuori del comune.

Inoltre questa sua compostezza ed equilibrio, rendono i cambi di direzione facilmente modulabili nella velocità di esecuzuione, arrivando sino all'estremizzazione della manovra ( piff paff ) con velocità sbalorditive senza intaccare mai compostezza e comportamento dinamico. Insomma per concludere si può riassumere col dire che al di fuori della pura prestazione di assoluto livello, in termini di aderenza, grip e feeling percepito, ciò che stupisce rendendole a mio avviso fuori dal comune è il perfetto equilibrio dinamico, che crea connubio armonico tra ciclistica ed esecuzione delle manovre in ogni contesto di guida rimanendo sempre inalterato anche nei ritmi più serrati. 

E le note dolenti ???

Bhè, penso siano abbastanza scontate, quindi cominciamo col dire che se si vuole fare "strerrato", non sono proprio il massimo, forse c'è di meglio, anche se ammetto che su alcuni rari tratti di asfalto sporco non hanno mai mostrato comportamenti "strani", indubbiamente lo stesso discorso vale per la guida sul bagnato, ovviamente se capita di beccare l'acquazzone, nessun problema, basta solo ricordarsi di alleggerire la guida ed i movimenti.

Non è tanto un problema di mescola ma bensì di intagli per drenare l'acqua che nella fattispecie sono praticamente inesistenti. Insomma, queste gomme nascono principalmente con lo scopo di far godere e divertire il pilota non solo in pista, ma anche nella guida su strada , regalando prestazioni da capogiro di altissimo livello, quasi al pari di un puro slick, procurando sorrisi di grande appagamento.

Insomma uno strumento essenziale a rendere la nostra moto ancor più godibile in un contesto di guida generale, che sia di natura racing o anche nel passeggio rilassato !!! Infatti ad andature turistiche la gomma non smette mai di trasmettere feeling mostrando, una volta in movimento, una rara propensione e velocità ad entrare in temperatura …….. ossia dalla passaggiata allo scanno più feroce il passaggio è fulmineo ed oserei dire quasi istantaneo, bastano un paio di curve decise per ritrovarsi la gomma pronta a grattugiarvi le saponette fino all'osso in un'appagante giostra di divertimento.

E quì invece vorrei soffermarmi sottolineando una problematica riscontrata non di poco conto, viste le prestazioni spaziali in termini di grip, la nota dolente si focalizza su di un consumo smodato, eccessivo, che oserei definire barbarico delle saponette, in cinque giorni si sono polverizzate rischiando di compromettere seriamente l'integrità e la salute delle mie ginocchia e della tuta !!!!! Mi riservo di richiedere il risarcimento delle povere saponette, che ahimè hanno vissuto una breve vita seppur intensa !!!! A riprova dell'accaduto allego foto delle povere defunte !!

Ovviamente un grande ringraziamento va a Michelin e in particolare a Dario Sorvillo per aver concesso l'opportunità di testare queste super gomme. 

Buona strada a tutti Bikers !!!!!!!!

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