Yamaha R9: come potrebbe essere?

Gianluca Salina

Da almeno tre anni si rincorrono le voci circa l’arrivo della Yamaha R9. La recente registrazione di alcuni nomi di moto sportive (famiglia YZF-R) da parte della casa di Iwata ha fatto di nuovo salire interesse e quotazioni di una ipotetica supermedia equipaggiata con il motore a 3 cilindri di MT-09, XSR 900 e Tracer 900.
La nostra analisi di come potrebbe essere la nuova moto dei tre diapason.

L'arrivo della R7 ha risvegliato la speranza di vedere ampliarsi la gamma dei semimanubri del brand di Iwata (comprendente anche la R1) con la vociferata Yamaha R9. E' da molto tempo che si rincorrono indiscrezioni su questa moto e, nelle ultime settimane, i rumours si sono intensificati, anche grazie alla registrazione, da parte della casa giapponese, di alcuni nomi di moto che iniziano per YZF-R e che sembrerebbero preludere a nuovi modelli sportivi.

Va in ogni caso puntualizzato che questo passo viene anche fatto per evitare che la concorrenza possa fare uno sgambetto, registrando a sua volta una sigla particolarmente significativa per un dato marchio. In ogni caso, dell'esistenza della moto finora non è emersa alcuna prova ma, se confermata, andrebbe a ricoprire il ruolo di anello di congiunzione tra medie sportive e sbk-replica della casa giapponese.

Si collocherebbe infatti in quel segmento che da un po' di tempo viene indicato come quello delle supermedie e comprende, al momento, la Ducati Panigale V2, la MV-Agusta F3-800 e la Triumph Daytona 765. Moto con cavallerie già abbastanza importanti e con più coppia rispetto alle classiche SS 600, ma non così "missilistiche" come le varie 1000 e 1100 da 210 cavalli ed oltre.

Premettendo che dell'esistenza della moto non ci sia alcuna conferma ufficiale, ergo si stia ragionando in termini di pure ipotesi, la ricetta potrebbe verosimilmente essere simile a quella applicata sulla R7. Se però alla nuova media sportiva di Iwata si può perdonare il fatto di disporre della stessa identica potenza della naked MT-07 (Nuova Yamaha MT-07 2021: cosa cambia) da cui deriva, per l'ipotetica della Yamaha R9 il discorso potrebbe essere in parte diverso.

Yamaha R9: il motore

Il 3 cilindri, che ha esordito nel 2013 sulla MT-09, prima esponente della famiglia Master of Torque che tante soddisfazioni sta dando alla casa di Iwata, è lievitato dagli 847 cc per 115 cv della versione iniziale del 2013, agli 889 cc e 119 cv del my 2021. Considerando che la Daytona di cavalli ne ha 130, la F3-800 è a quota 148 (153 nella versione RC) e la Panigale V2 a 155, si capisce come, a livello prestazionale, per l'ipotetica nuova Yamaha R9 la strada rischierebbe di risultare in salita.

La considerazione vale forse più sul fronte del marketing che non per quanto riguarda l'utilizzo reale. Occorrerebbe quindi rivitaminizzare il CP3, con qualcuno che si è spinto più in là ad ipotizzare che potrebbe disporre di 135 cv (la previsione era stata basata, nel 2018, sulle indiscrezioni di quell'anno e sul vecchio motore di 847 cc). In realtà, su una unità realizzata ad hoc per una supersportiva ci si potrebbe spingere ben oltre questo valore, come suggerisce la potenza specifica di MV.

La questione è che il 3 cilindri di Iwata é però nato con una filosofia diversa, vale a dire quella di essere l'unità di una moto che privilegia la coppia e la pienezza di erogazione richieste da una naked/turistica (MT-09-XSR 900 e Tracer 900) alla propensione a girare a regimi molto elevati tipici delle supersportive nel cui novero andrebbe la Yamaha R9, dunque? Due le scelte a disposizione degli uomini dei tre diapason.

Una è quella di dare effettivamente un carattere più sportiveggiante al motore, per andare a giocarsela ad armi pari con la concorrenza, con costi di sviluppo più elevati e meno attuabilità di economie di scala. L'altra, in barba ai desiderata dei più incalliti smanettoni, è quella di replicare fedelmente la filosofia R7. Ciò presupporrebbe ignorare completamente il discorso di cui sopra, proponendo una moto che, dati alla mano, si ritroverebbe ad avere una potenza paragonabile a quella della "vecchia" R6, pur disponendo di maggiore schiena.

Yamaha R9: la vedremo mai?

Esiste poi comunque e sempre una terza via. E' quella che qualunque appassionato, che sia estimatore Yamaha o di un qualsiasi altro marchio, non vorrebbe si materializzasse. In un mercato la cui evoluzione ha portato a chiamare supermedie moto in grado di surclassare le maxi di non più di quindici anni fa, tutta la disquisizione di cui sopra potrebbe infatti essere una completa speculazione.

La Yamaha R9 potrebbe pertanto restare nei desiderata di chi vorrebbe qualcosa più della R7, qualcosa meno della R1 e che si è capito non potrà essere la R6 confinata, almeno per l'Europa, al rango di modello track-only (Yamaha R6 addio: arriva la R6 Race non omologata). In soldoni, una 3 cilindri supersportiva della casa dei tre diapason potrebbe non esistere mai. Qualche risposta potrà arrivare dai saloni autunnali, fisici o virtuali che saranno e, da appassionati, ci auguriamo sia positiva.

Images by Superstreetbike

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