Turismo Veloce Europe Endurance: sfida contro i luoghi comuni

Valerio Garagiola

"Le MV Agusta sono moto stupende, ma non mi fiderei mai a comprarla, sono troppo delicate" Questa è la tipica frase che si sente al bar quando si parla dei mezzi di Schiranna. Malgrado i notevoli sforzi dell'azienda, atti a evolvere il brand e la qualità dei suoi prodotti, questa frase è purtroppo difficile da svincolare. Ed ecco che MV Agusta crea l'evento che non ti aspetti: Turismo Veloce Europe Endurance. Una moto, un giornalista di grande esperienza e tanti chilometri da affrontare tutti d'un fiato.

La moto scelta per questa impresa sarà, come si evince dal nome, la Turismo Veloce 800, dotata del sistema SCS (la stessa in dotazione alla Polizia di Stato). Valerio Boni, giornalista con più di quaranta anni di esperienza, guiderà la tre cilindri partendo da Malmö in Svezia, per raggiungere lo stabilimento di Schiranna, fissando così a 11 il numero di paesi attraversati: Svezia, Danimarca, Germania, Olanda, Belgio, Lussemburgo, Francia, Svizzera, Austria, Liechtenstein e Italia. L'obiettivo è quello di agguantare il primato mondiale di maggior numero di nazioni attraversati in moto nell'arco delle 24 ore (rispettando ovviamente tutti i limiti di velocità imposti da ogni Paese)

Boni non è nuovo a questo genere di imprese: è stato uno dei primi italiani iscritti ai rally africani, ha portato al debutto e al traguardo le piccole Cagiva 125 in Marocco e in Egitto, senza contare che poche settimane fa ha conquistato il Guinness World Record per il maggior numero di chilometri in sella a una minimoto.

MV Agusta ha battezzato la traversata TVEE, Turismo Veloce Europe Endurance, un nome liberamente ispirato al TEE, il Trans Europe Express, il treno veloce che dal 1957 al 1991 rappresentava il mezzo più rapido e signorile per attraversare il Continente, prima dell’avvento dell’alta velocità.

Ma oltre al record del maggior numero di paesi attraversati, la Turismo Veloce Europe Endurance raccoglierà anche la sfida della Iron Butt Association, “World’s Toughest Motorcycle Riders” (i motociclisti più duri del mondo), conquistando la SaddleSore 1600K e la SaddleSore 2000K, le certificazioni rilasciate ai motociclisti che percorrono rispettivamente 1.600 e 2.000 km nell’arco di 24 ore.

Valerio Boni 

La lunga cavalcata attraverso l’Europa da percorrere tutta d’un fiato rappresenta una prova impegnativa, che tuttavia la rinnovata Turismo Veloce è pronta ad affrontare in un allestimento di serie, integrato soltanto da qualche dotazione hi-tech che consentirà di rendere condivisibile in tempo reale sul sito ufficiale ogni secondo del viaggio.

Che dire, in bocca al lupo per entrambi, moto e pilota.

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