Triumph Tiger 800 XRt: il test

Gianluca Salina

Facile, leggera e user-friendly. E’ questo il biglietto da visita della Triumph Tiger 800 XRt che abbiamo provato sulle strade di Italia, Francia e Spagna nella nostra comparativa di crossover 800-1000 cc, dove l’inglesina se l’è cavata alla grande.

La Triumph Tiger 800 XRt, protagonista della nostra comparativa crossover 800-1000 cc, è una delle sei versioni in cui è proposta sul mercato l'offerta di ingresso nel mondo crossover della casa di Hinckley, fiera sostenitrice della validità del frazionamento a 3 cilindri come soluzione motoristica. L'abbiamo provata nel contesto della comparativa di crossover 800-1000 cc che abbiamo svolto tra Italia, Francia e Spagna in una versione fornitaci da Triumph Italia.

Il motto di Triumph è "For the ride" e la Tiger 800 lo rispecchia in pieno. Al pari della Suzuki V-Strom 1000, è la più "enduro" del gruppo oggetto di questo test, per via della sua impostazione, ribadita anche da dimensioni e dalla tipologia degli pneumatici adottati, votati, oltre che alla strada, anche ad un eventuale off-road leggero, cosa che rende la tre cilindri inglese una moto realmente all-purpose.

Com'è fatta

Rinnovata, o meglio evoluta e migliorata in un gran numero di componenti (oltre 200), rispetto al precedente modello, con questa moto avevamo avuto un primo contatto nel marzo dell'anno scorso, in Marocco, al lancio internazionale delle Bridgestone Battlax A41. In quell'occasione saggiammo per alcune ore le qualità della versione XC, più orientata all'off-road di quanto non sia la XR oggetto di questo test.

Più in dettaglio, la Tiger provata in questa comparativa crossover 800-1000 cc è la XRt, vale a dire la top di gamma tra quelle dotate del motore tre cilindri da 800 cc e dotata, come la Suzuki V-Strom 1000 XT Globe Rider, dell'accoppiata cerchi e ruota da 19 pollici all'anteriore (con gomme 100/90) e da 17 al posteriore (con coperture 150/70), cosa che ne caratterizza l'orientamento prevalentemente stradale.

Appena in sella ed una volta girato il quadro, non si può non notare il bel display TFT a colori da 5 pollici, davvero completo per quantità di informazioni visualizzate e la cui navigazione è facilitata dai comandi al manubrio, tra cui spicca il pratico joystick a 5 vie, attraverso i quali si può andare a variare il setting della moto in numerosi comparti, a cominciare dalle cinque mappe motore disponibili, che sono Road, Off-Road, Rain, Sport e Rider, con quest'ultima che è personalizzabile dall'utente.

Il telaio della Triumph Tiger 800 XRt è un traliccio tubolare in acciaio con al posteriore un forcellone bi-braccio su cui è infulcrato un monoammortizzatore Showa regolabile, mentre all'anteriore c'è una forcella, anch'essa Showa, a sua volta regolabile. Il capitolo freni è all'insegna del made in Italy, con un impianto Brembo che fa affidamento su un doppio disco anteriore da 305 mm ed un disco posteriore da 255 mm.

Completano la dotazione il parabrezza regolabile, le manopole riscaldate, i fari a LED e, sull'esemplare fornitoci da Triumph Italia, una coppia di valigie laterali Expedition in alluminio da 37 litri l'una. La cura complessiva di finiture ed equipaggiamento Triumph si nota dai dettagli, come la presenza dei catarifrangenti sui telaietti portavaligie laterali, visibili quando queste non sono montate.

Come va

Per caratteristiche tecniche, prestazioni e, perché no, anche per connotazione estetica, la Triumph Tiger 800 XRt rappresenta la concorrente naturale della Suzuki V-Strom 1000, ruolo che la tre cilindri inglese svolge fino in fondo. La moto incarna infatti alla perfezione il concetto di usabilità a 360 gradi, a suo agio com'è su qualsiasi terreno che va dall'autostrada all'off-road leggero, con tutto ciò che sta nel mezzo di questi due estremi.

Molto user-friendly, si caratterizza per una tonalità di scarico importante, che in apparenza quasi contrasta con il quadro complessivo di grande equilibrio della moto, ma in realtà costituisce un piacevole plus perchè se è vero che l'occhio vuole la sua parte, l'orecchio per i motociclisti non gli è da meno. Leggera ed agile (il peso a secco è di 202 kg, mentre quello in ordine di marcia non è dichiarato, ma si attesta attorno ai 220 kg), la seduta e comoda e la protezione offerta dal cupolino è buona.

Il tre cilindri della Triumph Tiger 800 XRt è molto British. Regolare anzi, regolarissimo, praticamente elettrico, non da l'impressione di spingere troppo, ma nella realtà i 95 cavalli e i 79 Nm a disposizione svolgono bene il loro lavoro e coadiuvati da un peso tutto sommato contenuto, consentono buone prestazioni alla adventure-tourer di Hinckley. I tecnici inglesi hanno scelto di privilegiare l'erogazione alla sportività e, per questo, hanno limitato a 9250 giri il regime di erogazione della potenza massima, anche se l'unità arriva tranquillamente a 10000, quota però inutile, dal momento che risulta più redditizio passare al rapporto superiore.

Il carattere del propulsore e l'impostazione generale della moto rendono redditizia la guida pulita e scorrevole in luogo di quella d'attacco. Le sospensioni Showa regolabili svolgono egregiamente il loro compito ed il quadro dinamico che ne scaturisce è quello di una moto leggera, reattiva e divertente nell'extraurbano, anche misto stretto, quanto gratificante e poco impegnativa se utilizzata come passista nei lunghi trasferimenti autostradali, dove la presenza del cruise control contribuisce ad abbassare ulteriormente la fatica che deve fare chi guida.

La ridotta altezza da terra e gli ingombri contenuti nella zona del serbatoio rendono la Triumph Tiger 800XRt una moto adatta anche a chi non è un gigante ed al pubblico femminile. La frenata è in linea con il carattere della moto, vale a dire efficace, ma composta. Non c'è l'aggressività dell'impianto di Street o Speed Triple, ma Brembo è una garanzia e le decelerazioni assicurate sonoi importanti, specie se si agisce con una certa energia sui comandi.

Come per le altre moto oggetto della nostra comparativa crossover 800-1000 cc la ricerca di un aspetto migliorabile nella Triumph Tiger 800 XRt è ardua ed alla fine si materializza sotto forma di vibrazioni su pedane e manubrio un po' superiori alla concorrenza, nulla in ogni caso di fastidioso e che inficia particolarmente il comfort di bordo, ma ugualmente meritevole di essere evidenziato. Anche in questo, come negli altri casi, si tratta di cercare a forza la nota un po' stonata in una sinfonia suonata da una grande filarmonica.

Il giudizio del passeggero

Se si salisse bendati sulla Triumph Tiger 800 XRt sarebbe difficile distinguerla dalla Suzuki V-Strom 1000. Le numerose analogie tra le due moto si riflettono nella loro abitabilità nei confronti del passeggero che, anche sulla moto di Hinckley può contare su giusti spazi, che concorrono a tracciare un quadro di comfort elevato per chi siede sul sellino posteriore. La tre cilindri inglese è una globetrotter equilibrata che, oltre a non stancare il guidatore, fa altrettanto anche per quanto riguarda chi gli sta dietro.

A chi si rivolge

La Triumph Tiger 800 XRt è una moto all-purpose ed è in grado di catturare i favori a 360 gradi tra i motociclisti, a cominciare da chi è alla ricerca di un mezzo polivalente, ma facile, nel nome del caricare i bagagli e mettersi in strada e non pensare ad altro. Il motto "For the ride" della casa inglese è quanto mai azzeccato per questa moto, che presenta numerose peculiarità che la distinguono dalle concorrenti, a cominciare dal motore a tre cilindri, un frazionamento in precedenza appannaggio del brand di Hinckley e di MV-Agusta ma, di recente, adottato anche da Yamaha sulla sua MT-09/Tracer 900.

La rotondità di erogazione e il comfort di bordo offerto dalla dventure-tourer made in UK, uniti a dimensioni abbastanza ridotte e ad un peso tutto sommato contenuto, la rendono adatta anche al commuting urbano, ma la città è un po' una gabbia per questa moto che, per le sue caratteristiche, oltre agli stradisti, si adatta bene anche ai viaggiatori che non disdegnano di mettere le ruote fuori dall'asfalto, nei limiti che la logica presuppone per una adventure-tourer la cui vocazione è principalmente stradale. Forte di una dotazione di prim'ordine in tutti i comparti, la versione XRt oggetto della prova costa 14800 € f.c. Quasi d'obbligo, per i globetrotter, aggiungere piastra e bauletto della stessa linea, presenti sul fornito catalogo accessori Triumph.

Si ringraziano Triumph Motorcycles Italia per aver messo a disposizione la moto oggetto della prova ed i seguenti partner per aver fornito materiale ed abbigliamento tecnico:

INFO

Luogo: Italia, Francia e Spagna
Tester: Alessandra Meschia, Elisabetta Gianotti, Fabio Di Tella, Gianluca Salina, Marco Cantamessa, Maurizio Giargia, Michele Giaretto.

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