Supersport 2018, Thailandia: Kenan Sofuoglu non correrà

Gianluca Salina

Manuel Puccetti ed il suo team dovranno fare a meno di Kenan Sofuoglu, per l’appuntamento numero due del campionato mondiale Supersport che si correrà nel week-end sul Chang International Circuiti di Buriram, in Thailandia. Il pilota turco, vittima di una caduta a 250 all’ora a Phillip Island, ha visto riacutizzarsi i problemi al bacino, fratturato a Magny Cours nel finale di stagione 2017.

Brutta tegola, per Kenan Sofuoglu ed il team Puccetti Racing, in vista del secondo appuntamento del mondiale Supersport, che si correrà nel week-end, insieme alla Superbike, sul Chang International Circuit di Buriram. Il pilota turco, a seguito di una visita medica effettuata in patria, non correrà il round thailandese (questi gli orari tv) a causa di un riacutizzarsi dei problemi derivanti dalla caduta subita a Phillip Island. nella gara inaugurale del mondiale 2018.

L'incidente, avvenuto a 250 all'ora sulla pista australiana, ha complicato il quadro del pilota più titolato nella storia della categoria, già vittima della frattura del bacino avvenuta a Magny Cours nella stagione 2017, a seguito della quale era tornato in pista sole quattro settimane dopo, quando i tempi normali di recupero prevedono uno stop di dodici.

Il rientro anticipato era avvenuto per permettere al pilota turco di rimanere in lotta con il Lucas Mahias per il campionato, poi vinto dal francese, ma deve aver lasciato strascichi, dal momento che è ancora la regione pelvica di Sofuoglu ad essere stata messa sotto osservazione. Il quattro volte campioen del mondo della categoria sarà sostituito da Azlan Shah, che affiancherà la seconda guida del team, Hikari Okubo. Di seguito le parole di Sofuoglu sulla vicenda.

Kenan Sofuoglu: "Dopo la caduta in Australia ho iniziato a sentire dolore nella stessa parte del corpo infortunata a Magny Cours. Speravo la cosa migliorasse, ma purtroppo il dolore è ancora parecchio. Sono stato sottoposto ad ulteriori accertamenti che hanno evidenziato come, nel bacino, sia ancora presente una frattura. Se dovessi ancora cadere, le conseguenze potrebbero essere pericolose e con strascichi per il futuro. L'anno scorso sono tornato a correre a quattro settimane dall'incidente di Mangy Cours quando in realtà per un recupero da un incidente simile ne occorrono dodici, di settimane e questo ha fatto sì che la frattura non si calcificasse completamente e, dopo la caduta di Phillip Island, il mio corpo ha bisogno di ulteriore riposo per permettermi un pieno recupero."

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