Superbike Donington 2018, Gara-2: ancora vd Mark, poi Razgatlioglu e Rea

Gianluca Salina

Ancora Michael vd Mark e la sua Yamaha, sul gradino più alto del podio di Donington. L’olandese centra la seconda vittoria in terra inglese davanti a Toprak Razgatlioglu ed a Jonathan Rea. Quarto Lowes, davanti a Davies, che salva con un quinto posto una giornata poco brillante. Sesto Sykes, in odore di R1M per il 2019 e settimo Savadori. In classifica Rea allunga su Davies. Sykes e vd Mark terzi a pari punti.

L'olandese volante ci ha preso gusto. Dopo il successo in Gara-1, Michael van der Mark firma anche la seconda manche di Donington, sesto appuntamento del mondiale Superbike 2018. Il pilota di Gouda porta così nuovamente alla vittoria la Yamaha R1M del team Pata che, nel round britannico ha colto una doppia vittoria che pone fine ad un digiuno durato sette anni.

Al via il palcoscenico è di Lorenzo Savadori (Aprilia Milwaukee), che brucia tutti e si porta al comando, seguito da Alex Lowes (Yamaha), Leon Haslam (Kawasaki Puccetti) e lo stesso vd Mark, autore di una gran partenza nonostante allo start fosse in nona posizione per la regola dell'inversione di griglia. Meno brillanti del solito allo start le Kawasaki, con Jonathan Rea sesto e Tom Sykes ottavo.

Al passaggio successivo Lowes, accarezzando il sogno di replicare l'exploit di ieri del compagno, si portava in testa, seguito da Savadori, vd Mark e Rea, mentre le Ducati confermavano le difficoltà di Gara-1, navigando nella parte bassa della top-10. Nel corso del settimo giro il terzetto di testa diveniva Lowes, vd Mark e Rea, a dimostrazione dei passi avanti fatti dalla casa di Iwata, almeno su questa pista. I due inglesi e l'olandese viaggivano compatti, mentre da dietro risaliva fortissimo Toprak Razgatlioglu (Kawasaki Puccetti) che, nel corso della quindicesima tornata riusciva ad infila Savadori, portandosi al quarto posto.

Un po' rinunciatario Tom Sykes, eroe delle qualifiche, quando ha raggiunto il record assoluto di superpole, 44, una in più della leggenda Troy Corser, oltre che per ben 13 volte consecutive sul podio del circuito situato vicino alla foresta di Sherwood. Per il numero 66 in sella alla Ninja ci sarà un sesto posto finale che, su una pista che lo ha visto trionfare tante volte in passato, sa di resa più che anticipata per il mondiale. Nel 2019 si vedrà, con più di uno che lo da quasi certo in Yamaha al posto di Lowes.

La gara è tutto, fuorchè monotona, con i piloti di testa impiccati nel tentativo di salutare la compagnia e quelli immediatamente dietro messi nello stesso modo nel tentativo di recuperare. Il regolamento 2018 non è sportivamente il massimo, ma ha certamente raggiunto l'obiettivo di livellare maggiormente i valori in campo, facendo crescere la competizione.

Alla fine, dopo un duello alla tre quarti di gara con Rea, la spunta ancora Michael vd Mark. La R1M è cresciuta e dal momento che si stanno definendo le squadre 2019, la doppia vittoria di Donington potrebbe mettere l'olandese nelle condizioni, restando dov'è anche per il prossimo biennio, di essere uno dei concreti pretendenti al titolo, senza contare che adesso il npilota di Gouda è terzo in campionato a pari merito con Sykes che, come detto, il prossimo anno potrebbe essere il suo compagno di squadra.

La sorpresa di giornata, oltre al nome del vincitore, è anche quello del secondo classificato, Razgatlioglu. Il pilota del team Puccetti, nel finale di gara riesce a saltare il suo mentore Jonathan Rea, giunto terzo, e conquista un meritato secondo posto .Sarà lui il compagno del nordirlandese,nel 2019? A proposito di Rea, il campione del mondo non è stato contento del piazzamento ma, conti alla mano, lascia Donington con un vantaggio sul secondo in classifica aumentato.

Adesso i punti del folletto volante su Chaz Davies (Ducati), oggi quinto dopo una furiosa rimonta, su una Ducati che non ha gradito il tracciato inglese, sono 64 e per lui continua a valere la regola che, quando va male e non vince, fa secondo o terzo. Il campionato non è ancora arrivato al giro di boa, ma un padrone sembra già averlo, anche se la Yamaha di oggi potrebbe non far dormire sonni tranquilli gli uomini in verde ma, ancora più, quelli in rosso Ducati.

Nel mondiale marche la casa dei tre diapason insidia più da vicino quella di Borgo Panigale come seconda forza del campionato, mentre non sembrano esserci altre squadre in grado di giocare lo stesso ruolo. Aprilia è, di poco, quarta nel mondiale e con Savadori oggi ha colto un onorevole settimo posto davanti alla Honda di Leon Camier, unico pilota a far stazionare la Fireblade nelle prime dieci posizioni.

In Gara-2 a Donington hanno chiuso la top-ten Jordi Torres (MV Agusta) e Loris Baz (BMW Althea). Proprio il team di Genesio Bevilacqua si sta guardando intorno, dal momento che BMW sembra intenzionata ad abbandonare in modo definitivo la Superbike. Undicesimo posto abbastanza incolore per Marco Melandri (Ducati), a cui è mancata la grinta che ha consentito al compagno di squadra di risalire diverse posizioni.

La "gara nella gara", quella delle wild card provenienti dal campionato britannico Superbike, è stata vinta da Luke Mossey, che ha corso con la Kawasaki del team Pedercini ed è giunto quattordicesimo, subito davanti a Bradley Ray, che ha portato al debutto, nella due giorni britannica, la Suzuki GSX-R 1000 R del team Buildbase, pur se in configurazione BS, vale a dire senza elettronica, portando alla casa di Hamamatsu i primi tre punti mondiali degli ultimi anni.

Diciottesimo, quindi fuori dalla zona punti, Niccolò Canepa, con la terza Yamaha, mentre si sono ritirati Mason Law (Kawasaki WD 40), Eugene Laverty (Aprilia Milwaukee), Roman Ramos (Kawasaki Go Eleven), Xavi Fores (Ducati Barni), Leon Haslam (Kawasaki Puccetti) e Michael Ruben Rinaldi (Ducati Aruba Junior Team).

Il prossimo appuntamento è per il week-end del 9-10 Giugno, a Brno, per il GP della Rep. Ceca. Di seguito le dichiarazioni dei piloti saliti sul podio.

Michael van der Mark: "Incredibile, ho provato a seguire Alex (Lowes) ed ho avuto buone sensazioni. Grazie al team."

Toprak Razgatlioglu: "Oggi il mio boss compie gli anni e volevo fargli un regalo speciale. Ringrazio davvero tutti per questo risultato."

Jonathan Rea: "E' stata una bella battaglia, in cui mi sono divertito. Grazie al team, purtroppo non sono riuscito a trarre il meglio  dal pacchetto a disposizione ma, da dietro non sono riuscito a recuperare come volevo."

Superbike 2018 – Donington: risultati Gara-2

1 M. VAN DER MARK NED Pata Yamaha Official WorldSBK Team Yamaha YZF R1 
2 T. RAZGATLIOGLU TUR Kawasaki Puccetti Racing Kawasaki ZX-10RR 
3 J. REA GBR Kawasaki Racing Team WorldSBK Kawasaki ZX-10RR 
4 A. LOWES GBR Pata Yamaha Official WorldSBK Team Yamaha YZF R1 
5 C. DAVIES GBR Aruba.it Racing – Ducati Ducati Panigale R 
6 T. SYKES GBR Kawasaki Racing Team WorldSBK Kawasaki ZX-10RR 
7 L. SAVADORI ITA Milwaukee Aprilia Aprilia RSV4 RF 
8 L. CAMIER GBR Red Bull Honda World Superbike Team Honda CBR1000RR 
9 J. TORRES ESP MV Agusta Reparto Corse MV Agusta 1000 F4 
10 L. BAZ FRA GULF ALTHEA BMW Racing Team BMW S 1000 RR 
11 M. MELANDRI ITA Aruba.it Racing – Ducati Ducati Panigale R 
12 L. MERCADO ARG Orelac Racing VerdNatura Kawasaki ZX-10RR IND 
13 J. GAGNE USA Red Bull Honda World Superbike Team Honda CBR1000RR 
14 L. MOSSEY GBR Team Pedercini Racing Kawasaki ZX-10RR IND 
15 B. RAY GBR Buildbase Suzuki Suzuki GSX-R1000 IND 
16 P. JACOBSEN USA TripleM Honda World Superbike Team Honda CBR1000RR IND 
17 O. JEZEK CZE Guandalini Racing Yamaha YZF R1 IND 
18 N. CANEPA ITA Yamaha Motor Europe Yamaha YZF R1 IND 
19 G. REA GBR OMG Racing UK Suzuki GSX-R1000 IND 
————————————————–Not Classified————————————————–
M. LAW GBR Team WD40 Kawasaki ZX-10RR IND 
E. LAVERTY IRL Milwaukee Aprilia Aprilia RSV4 RF 
R. RAMOS ESP Team GoEleven Kawasaki Kawasaki ZX-10RR IND 
X. FORES ESP Barni Racing Team Ducati Panigale R IND 
L. HASLAM GBR Kawasaki Puccetti Racing Kawasaki ZX-10RR IND 
M. RINALDI ITA Aruba.it Racing – Junior Team Ducati Panigale R IND

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