Studio sulle paure ed i pericoli per i motociclisti in strada

Riccardo Fanni

Scopriamo quali sono le principali paure dei motociclisti italiani, grazie ad una ricerca commissionata dal Centro Studi e documentazione Direct Line.

Tutti noi centauri abbiamo una personale percezione di ciò che ci fa paura e ci mette in pericolo mentre stiamo percorrendo le strade in sella alla nostra moto. Ma ci siamo mai chiesti se le nostre paure sono paure condivise anche dagli altri motociclisti, e cosa ci fa più paura in assoluto? A questa domanda ha dato risposta una ricerca commissionata dal Centro Studi e documentazione Direct Line. Lo studio ha evidenziato che sono i comportamenti degli automobilisti ad impaurire di più i motociclisti.

Dalla ricerca sono emersi dei dati interessanti. é emersa innanzitutto una differenza generazionale netta nei confronti dei pericoli di strada. I più spaventati sembrano essere i centauri intervistati tra i 45 e i 55 anni che dichiarano di considerare le auto molto pericolose per chi guida una moto. I più giovani, ovvero i 25-34 enni, sembrano percepire poco questo tipo di pericolo, ed anzi nell’ 8% del campione preso in esame, affermano il contrario di quanto dichiarato dai centauri con qualche anno in più sulle spalle.

Gli automobilisti, da una parte pensano che i centauri siano degli ingombri fuori controllo sull’asfalto, irrispettosi delle regole. Dall'altra però li percepiscono come invisibili, provocando spesso incidenti in cui ad avere la peggio sono sempre i motocicli.

Ma vediamo quali sono le paure che attanagliano i motociclisti, per scoprire se ci sentiamo parte anche noi di questo disagio.

Al primo posto delle paure dei centauri con il 65% del campione interessato che ha risposto all’intervista, c’è quella cattiva abitudine degli automobilisti di svoltare senza segnalarne l’intenzione, facendolo in modo brusco e repentino, coinvolgendo molte volte in un brutto incidente il motociclo vicino.

Al secondo posto ci sono, per il 48% degli intervistati, la paura dei punti ciechi dell’auto, ovvero quel punto della visuale che non permette all’automobilista di intercettare visivamente il motociclista soprattutto se arriva a velocità sostenuta.

Un buon terzo posto lo occupa la paura dei motociclisti, sia su strade urbane che extraurbane, di vedersi stringere sulla carreggiata dalle auto. Una paura amplificata soprattutto nei tratti panoramici delle strade extraurbane dove il motociclista è intento non solo a guidare ma anche a dare un’occhiata al panorama.

La velocità delle auto è un fattore che desta molte preoccupazioni e che si attesta al quarto posto dei pensieri dei centauri, soprattutto se la velocità è noncurante degli altri ingombri su carreggiata come nella fattispecie i motocicli, che si vedono sfrecciare di fianco l’auto.

All’ultimo posto ma non per questo meno importante c’è l’impossibilità di poter effettuare il sorpasso di sicurezza. Purtroppo in Italia l’ignoranza automobilistica e civile è talmente radicata, che non esiste il rispetto per i motociclisti ma in generale per il codice della strada. Spesso noi centauri quando utilizziamo il clacson per manifestare la nostra presenza, veniamo mandati a quel paese dall'automobilista come se non avessimo anche noi diritto, perchè "figli di un dio minore”, di manifestare e segnalare quel che non va bene ed è contrario al Codice della strada.

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