Rooster Moto School, la scuola dei ribelli disciplinati

Valerio Garagiola

Il talento se non veicolato nella giusta direzione rimane totalmente inespresso; la Rooster Moto School vuole farlo emergere con metodi moderni e old School

La ricerca dei talenti nel mondo delle due ruote inizia fin dalle minimoto; solitamente, purtroppo o per fortuna, su mille bambini solo due o tre riescono ad arrivare nei campionati di massimo livello. Le ragioni dell'abbandono sono diverse, da quelle economiche a quelle famigliari, ma molto spesso anche il rapporto che si crea tra pilota, genitore e team manager è molto importante. Consapevole delle difficoltà che si celano dietro il divertimento e i sogni dei bambini, la TT4 Barreca Racing ha creato poco più di un anno fa la Rooster Moto School.

La scuola non nasce con un nome scelto a caso: il logo è un gallo, animale presente nello stemma di Galliate, paese dove è fisicamente presente la scuola. Questo piccolo comune nella provincia di Novara può vantare, nella sua storia, la presenza di un pilota vincente quanto sulle moto che sulle auto, Achille Varzi (campione italiano nella categoria 350cc e 500cc, per poi passare alle auto con vittorie nazionali ed europee con Alfa Romeo, Bugatti ed Auto Union).

Lo spirito della vecchia scuola è lo stesso impiegato nella Rooster Moto School, nella quale è presente un forte senso del dovere, senza però opprimere quella che è la spontaneità dei piloti più giovani. A differenza di altre scuole piloti dedicate ai più piccoli, la partecipazione alla Rooster Moto School passa anche attraverso la media scolastica: se non si ha una resa scolastica abbastanza alta o se si hanno delle ripetizioni da intraprendere durante il periodo estivo, non si hanno sufficienti energie mentali e fisiche da dedicare alla Moto School; queste le parole di Thomas Barreca.

Un'altra caratteristica che rende la Rooster Moto School diversa da tutte le altre è l'assenza di affiliazione con un brand motociclistico, in virtù del fatto che ogni pilota, giovane e meno giovane, ha delle caratteristiche lo rendono unico e che queste non possono essere esaltate con lo stesso mezzo per tutti. Pertanto, nella scuola, vengono utilizzati diverse tipologie di moto indipendentemente dal marchio

I risultati del metodo d'insegnamento della Rooster Moto School si sono dimostrati efficaci fin da subito. L'esempio più rappresentativo è lo svizzero Alessio Arnold, attualmente leader del campionato CNV MotoASI 160 con Buccimoto: fino a due anni fa utilizzava esclusivamente mezzi a manubrio alto e, a differenza della stragrande maggioranza dei bambini, non è partito dalle competizioni di minimoto; per il 2022 sarà impegnato in due campionati differenti con altrettanti mezzi differenti. Gli altri due piloti attualmente presenti nelle fila del team, Antoine Native e Nicholas Zanin, debutteranno nel Campionato Italiano Velocità Junior su Aprilia RS250SP, in virtù della loro corporatura e del loro stile di guida. L'obiettivo della scuola e dei piloti è comune: arrivare a competere e stare davanti nella Red Bull Rookies Cup, porta d'ingresso ai campionati del Mondo.

La Rooster Moto School non sarà dedicata ai soli bambini e ragazzi; in cantiere per il 2022 ci sono anche date pensate per i più grandi, utilizzando sempre pitbike e moto a ruote piccole 4 tempi.

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