Rocket III: Triumph lancia la sfida

Antonella Tramontano

Triumph accende la suspense sulla Rocket III. Il progetto in cantiere lancia la sfida alla Diavel e porta il contronto sul piano della potenza.

Triumph accende la suspense sulla Rocket III. Dopo l’apparizione delle prime immagini del prototipo ha fatto seguito qualche scatto spia che conferma il progetto con la prima fase di test. Il passaggio di testimone è importante. La precedente Rocket III, fuori produzione a causa della normativa Euro4, ha rappresentato una icona per gli amanti delle custom/cruiser.

Scarseggiano ancora le informazioni e sono andate poco oltre ciò che i concessionari hanno potuto apprendere nell’evento a porte chiuse tenutosi lo scorso ottobre. Eppure l’uscita del nuovo modello sembra quasi certa per il 2019.

Il precedente modello era equipaggiato con un motore dal 2,3 litri per una potenza di 145 cv. La nuova Rocket III punta a superarsi. Non rinuncerà ai tre cilindri in linea, ma sarà da 2,5 litri e la sua potenza supererà i 180 cv. Un simile carattere richiederà sicuramente l’intervento di un’elettronica moderna con controllo di trazione, mappature motore selezionabili, controllo anti-impennamento. Erediterà dalla Scrambler 1200 la strumentazione TFT. Non mancheranno le chicche tipiche del segmento: manopole riscaldate, cruise control, illuminazione led e accensione senza chiave.

Basterebbero questi dettagli a far pensare che si tratti di una vera e propria moto nuova, piuttosto che di una nuova versione della Rocket III che certo non avrebbe mai sognato di avere un equipaggiamento tanto tecnologico.

La stessa seduta di guida appare decisamente diversa, così come il telaio, lontano da ciò che ricordiamo della vecchia versione. Enormi forcelle a steli rovesciati regolabili padroneggiano il frontale insieme alle pinze monoblocco Brembo M5. Il cerchio in lega cinque razze e l’irrinunciabile enorme pneumatico donano la pennellata finale al quadro dell’anteriore, illuminato dal tipico doppio faro rotondo.

Il posteriore abbandona il doppio ammortizzatore posteriore in favore di un mono ammortizzatore a leveraggio progressivo. L’occhio dei più maliziosi è caduto proprio su questo dettaglio che, abbinato alla sella pilota decisamente più leggera, ha subito fatto pensare ad un’interpretazione personale di Triumph delle linee già seguite dal Ducati con la strada del Diavel. Ma Triumph sta probabilmente puntando tutto sulla potenza e l’opera di sfida è appena stata messa in cantiere.

I collettori di scarico si trasformano in un unico grande collettore dietro al motore con uscita a tre terminali distribuiti due sul lato destro, uno a sinistra.

Sfortunatamente, la curiosità di appassionati del marchio e del segmento dovrà attendere ancora un po’ per dissetarsi di notizie ufficiali, che potrebbero arrivare da Triumph il 21 gennaio, quando ci sarà un annuncio sulla gamma Triumph Factory Custom (TFC).

Le novità visibili suggeriscono che la Rocket III seguirà una famiglia di modelli in stile Triumph, ma frattanto attendiamo l’ufficialità della sua apparizione.

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