Petronas GP1: la MotoGP mai nata

Davide Polo

Nel 2001, quando ormai l’arrivo dei 4 tempi nel mondomondiale era stato ampiamente annunciato, la Petronas, gruppo malese di lubrificanti con budget infiniti, penso di entrare nella classe regina con una moto loro, quindi fece sviluppare a Sauber un motore 3 cilindri, 4 tempi da 989 centrimetri cubici.

Dopo Honda e Yamaha questa fu il terzo ‘prototipo’ da corsa preparato per competere nella massima serie mondiale del motociclismo.

Il telaio venne realizzato dall’inglese Harris, già fornitore di telai e forcelloni di varie 500GP private nella storia del motomondiale. Il motore come si diceva, proprio per la sua affinità intrinseca con la F1, fu affidato agli svizzeri di Sauber Petronas Engineering, con la supervisione dell’ing. Osamu Goto, vecchia conoscenza di F1 Honda e Ferrari.

La moto venne chiamata GP1, e fu presentata nel 2001 durante il GP del Giappone e della Malesia, anche se da subito si dichiarò che la GP1 non avrebbe gareggiato nel 2002. Niall Mackenzie ebbe il compito di tester e sviluppatore, assieme ad altri piloti. Il talentuoso pilota britannico rimase subito stupito della grande potenza e coppia (specialmente rispetto alle GP500 da cui era appena sceso) che questa nuova moto mostrava, pur girando 3000 giri sotto al regime di rotazione di 16mila giri che la Sauber si era prefissata (passando poco dopo a 18mila, man mano che si sviluppavano i motori e si adottavano nuove soluzioni), si passò da carter umido a carter secco (per ridurre gli ingombri verticali del propulsore), e si passò dalle valvole meccaniche a quelle pneumatiche per una potenza che pare sfiorasse già i 200 CV e tutto questo in nemmeno 6 mesi di sviluppo.

Furono creati vari prototipi ma presto ci si rese conto che Yamaha e Honda avevano un know how molto più esteso sulle moto. Si tentò di cedere il progetto ad eventuali teams intenzionati a partecipare alla MotoGP, ma non avendone trovati si decise di direzionare quanto fatto ad un altro campionato mondiale con grande visibilità, la WSBK, dalle ceneri della Petronas GP1 quindi nacque, con le dovute modifiche in base a regolamento e costi, sotto il patrocinio di Carl Fogarty, la Foggy Petronas FP1.

 

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