MotoGP Le Mans 2019: Vinales segna il miglior tempo nelle FP2

Edoardo Scepi

Le Mans: Miglior tempo per Maverick Vinales, davanti a Marc Marquez e Fabio Quartararo. Quarto Jorge Lorenzo, quinto Andrea Dovizioso, sesto Danilo Petrucci, decimo Franco Morbidelli, 13esimo Valentino Rossi, 19esimo Andrea Iannone.

Nonostante i nuvoloni, anche le FP2 si sono disputate con l’asciutto: considerando che per domani è previsto un peggioramento del meteo, le libere di oggi potrebbero già essere decisive per l’accesso diretto in Q2. Davanti a tutti, dopo due turni, c’è un Maverick Vinales in grandissima forma: al di là del miglior crono, Vinales ha impressionato per costanza e precisione. Con una M1 stabilissima nelle sue mani, Maverick è stato il grande protagonista delle FP2, dimostrando che il terzo posto ottenuto a Jerez gli ha dato una grande fiducia. In questo momento è lui il pilota da battere: ovviamente è solo venerdì, ma è già una prima indicazione importante.

A oggi, il suo rivale numero uno è, manco a dirlo, Marc Marquez, secondo a 0”190: questa volta, anche il pilota della Honda ha montato una coppia di gomme morbide nel finale. E’ incredibile la differenza tra lui e Vinales: mentre lo spagnolo della Yamaha guida come se fosse su un binario, quello della Honda prende imbarcate continue, entra in curva sempre di traverso, corregge continuamente con lo sterzo, perde quasi a ogni giro un piede dalla pedana. Per lui, però, questo non è un problema e il cronometro dice che Marc è veloce in ogni situazione. Davvero impressionante. Solo lui può guidare così, però Jorge Lorenzo ha dimostrato che si può essere efficaci con la RC213V, anche pilotando pulito. Almeno sul singolo giro. In grande difficoltà per tutto il turno, dopo anche essere scivolato nelle FP1, Lorenzo è rinato montato due soffici nuove, con le quali ha conquistato subito il miglior tempo, prima di essere superato da tre piloti. La prestazione c’è, adesso Jorge devo trovare la costanza: il passo è decisamente inferiore a quello die principali rivali. Ma è già un passo in avanti.

La Ducati conquista il quinto posto con Dovizioso e il sesto con Danilo Petrucci, protagonista si una anomala caduta a inizio turno: appena entrato in pista, Danilo ha messo le ruote sulla terra in uscita dalla curva 8, finendo a terra, di fatto, in rettilineo. Fortunatamente niente di grave, Danilo è ripartito tranquillamente con la seconda moto, ma un po’ di tempo lo ha inevitabilmente perso. Per la Ducati è stata una giornata positiva, ma non fantastica: in attesa di conoscere le valutazioni dei piloti, la sensazione è che la DesmosediciGP qui sia competitiva, ma alla pari con le altre moto, senza vantaggi. Essere lì, comunque, è già un buona partenza.

Al terzo posto, un Fabio Quartararo per nulla turbato dalla pressione “casalinga”: Fabio conferma turno dopo turno tutto il suo valore. Tra l’altro, come era già successo anche a Jerez, Quartararo non è andato forte solo con le soffici, ma il suo passo è di quelli buoni. Fatica ancora, invece, Valentino Rossi, 13esimo e ultimo tra i piloti Yamaha (Morbidelli ha finito decimo nelle FP2): nelle FP1, Rossi è stato rallentato da un problema tecnico (si è rotta la catena), mentre nelle FP2 ha lavorato soprattutto con le gomme medie, senza riuscire a fare il salto in avanti previsto quando ha montato le morbide. C’è da lavorare.

Buona prestazione dell’Aprilia, ottava con Aleix Espargaro, e della KTM, settima con Pol Espargaro: i due fratelli sono anche caduti (due volte Pol), ma nel giro secco hanno fatto vedere una buona velocità. Anzi, Pol è stato costante anche con le gomme usate, utilizzando un nuovo forcellone in carbonio: qui la KTM sembra decisamente più competitiva, al di là delle difficoltà di Johann Zarco.

23-26/03.2017
photo: MICHELIN

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