Marìa Herrera: WorldSSP accoglie la prima donna

Antonella Tramontano

Marìa Herrera Muñoz g, pilota spagnola ventiduenne, sarà la prima donna a conquistare l’ingresso a tempo pieno al Campionato Mondiale FIM Supersport. Grazie all’impegno della Dorna e di Yamaha Racing, parteciperà al campionato WordlSSP nel 2019 a bordo di una Yamaha YZF-6R.

È Marìa Herrera Muñoz la prima donna a conquistare l’ingresso a tempo pieno al Campionato Mondiale FIM Supersport.

La giovane pilota spagnola, appena ventiduenne, guiderà una Yamaha YZF-6R. La sua squadra 2018, il Team MS Racing, la accompagnerà nel grande salto e sarà per entrambi un’esperienza indimenticabile. Féliz Garrido, Team manager di MS Racing si dice entusiasta del passaggio alla classe del campionato mondiale Supersport.

 

Marìa Herrera raccoglie così una fantastica sfida, complici la Dorna e Yamaha Racing che hanno creduto nella giovane promessa portando avanti un progetto che le consentisse di alzare l’asticella. Lo scorso anno, infatti, ha raggiunto ottimi risultati nel WorldSSP 300, concludendo la stagione al 13° posto assoluto e conquistando il quarto posto all’ultima gara.

La giovane promessa si è detta felicissima di accogliere l’inaspettata proposta, a pochi giorni dalla firma con Kawasaki per il campionato WorldSSP 300.

La Herrera che nel 2018 si è misurata con una moto da 600 cc in occasione della sua partecipazione al campionato FIM CEV, avrà così la possibilità di crescere e migliorare. La poca esperienza rispetto ai suoi avversari non la spaventa e rappresenta anzi per la giovane e per la sua squadra un incentivo allo sviluppo.

Le prove invernali svolgeranno per il Team un ruolo cruciale, con l’appuntamento di Almeria e Jerez.
Nel 2019, inoltre, la pilota parteciperà in parallelo all’edizione inaugurale della Coppa del Mondo MotoE ™ FIM con il team Ángel Nieto.

 

Nata a Toledo, Marìa diventerà senza dubbio l’eroina di tante appassionate motocicliste che da anni sognano di vedere una di loro sfrecciare tra i cordoli, come hanno potuto applaudire Ana Carrasco lo scorso 2018. Lei stessa spera di essere, come lo è stata Ana, motivo di incentivo per tutte le piccole motocicliste in erba, affinché credano come possibile tutto questo. Racconta, infatti, dell’influenza che le giovani ricevono negli ambienti familiari e in quelli sportivi, dove spesso vengono scoraggiate e sono costrette a lottare duramente per ottenere fiducia nel loro potenziale, senza mai arrendersi.

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