Dieci moto che hanno fatto la storia: Kawasaki ZX-7R

Valerio Garagiola

Le moto che hanno fatto la storia sono molte, ma la Kawasaki ZX-7R è una di quelle che senza dubbio ha lasciato il segno nel cuore degli appassionati

Le Superbike moderne sono il risultato di anni ed anni di competizioni e di cambiamenti regolamentari. Nei primi anni 90, la griglia di partenza del Campionato del Mondo Superbike era divisa in due: da una parte le bicilindriche da 1000cc, dall'altra le 4 cilindri da 750cc.  Figlia della Kawasaki ZXR 750 che ha vinto il Campionato del mondo Superbike con Scott Russell (l'unica quarto di litro in grado di fermare il dominio Ducati nel mondiale delle Derivate di Serie, iniziato nel 1990), la Kawasaki ZX-7R è stata una moto poco diffusa nel nostro mercato; tuttavia, il suo valore è aumentato di molto nel tempo. La commercializzazione di questa Ninja è datata 15 Febbraio 1996 e fu prodotta sino al 2000, anche se su ordinazione la Kawasaki la produsse sino al 2003 con una livrea completamente rinnovata.
 
 
La quattro cilindri giapponese era apprezzata per la facilità di utilizzo, ma altrettanto screditata per la difficoltà di avvertire il limite della ciclistica. Il motore della prima versione era alimentato da quattro carburatori ed erogava 126 CV a 11.800 giri/minuto. L'impianto frenante, malgrado siano passati molti anni, è ancora di buon livello: doppio disco anteriore di 320 mm lavorati da pinze Tokico a 6 pistoncini, mentre al posteriore invece troviamo un disco singolo da 230 mm.
Malgrado le dimensioni piuttosto generose (2190 mm di lunghezza, 720 mm di larghezza e un passo di 1435 mm) e l'ampio serbatoio da 18 litri (più 3 litri di riserva, utilizzabile girando un rubinetto sotto il serbatoio), il peso è di soli 203 Kg. La velocità massima era di quasi 270 km/h

La ZX-7R, dedicata all'utenza stradale, è stata affiancata dalla ZX-7RR, una vera e propria moto da pista con targa e frecce. Rispetto alla versione standard, c'erano migliorie a freni, motore, ciclistica e codino monoposto. Questa versione venne portata in pista nel Campionato Superbike da Akira Yanagawa, uomo simbolo di Kawasaki, senza ottenere gli stessi risultati dell'antenata ZXR 750.

Nel corso degli anni la Kawasaki ZX-7R ha subito aggiornamenti estetici; le particolarità hanno interessato oltre alla carenatura anche il colore del telaio, che negli anni è passato dal grigio classico ad un nero più aggressivo.

La prima colorazione prodotta venne presentata col codone di colore viola, così come i cerchi, mentre il resto era prettamente verde Kawasaki. La tabella di colore bianco su entrambi i lati della coda, come quella della versione da pista, metteva in risalto lascritta ZX-7R. Sul serbatoio la scritta Ninja di colore Bianco con bordi viola e rosa.

Nel 1998 entra in produzione la nuova livrea: cerchi in lega di colore nero e moto completamente verde, ad eccetto della tabella (sempre di colore bianco) sul codone ed una scritta Ninja di dimensioni generose, posta al centro delle carenature. Stavolta sul serbatoio scompare la scritta Ninja a favore di uno Kawasaki di colore nero.

Dal 1999 in poi i designer Kawasaki eliminano il telaio colore grigio, sostituendolo col colore nero. Ritorna la scritta Ninja sul serbatoio, stavolta di dimensioni più piccole, e l'uso dei colori bianco e nero sulle carene con al centro, ben visibile, la scritta Kawasaki di colore bianco sullo sfondo verde. Sempre presente la particolarità della ZX-7R sul codone, ovvero la tabella di colore bianco, stavolta senza scritta al centro. I cerchi in lega sono ancora una volta di colore nero.

Nel 2001 viene introdotto il colore giallo al posto del verde Kawasaki. Lo stile è lo stesso del modello del 1999, con linee tondeggianti al posto di decalcomanie rettilinee. I cerchi in lega rimangono di colore nero, cosi come il telaio. Il colore della tabella posta sul codone passa dal bianco passa al nero. Di questa livrea venne prodotta anche la versione verde.

Tutte le versioni fin qui prodotte sono caratterizzate dalla livrea, nella zona anteriore, di colore bianco, come una sorta di tabella porta numero, in chiaro stile Racing, che avvolge i fari anteriore, lasciando il verde ai lati del cupolino stesso, dove le bocche di aspirazione dell'Airbox vengono messe in risalto.

Il 2003 è l'ultimo anno di produzione della ZX-7R (lasciando il posto libero alle nuove generazioni da 600cc), commercializzata con un colore unico per carenature, codone, parafango anteriore e serbatoio. La cromia disponibile comprendeva l'arancio, il nero e il rosso. Le uniche scritte che troviamo sono: Ninja sul codone subito sotto la sella del passeggero, ZX-7R in fondo alle carenature e Kawasaki lungo i lati del serbatoio, tutte di colore nero, logicamente nella versione nera queste sono di colore bianco. Era disponibile anche una versione speciale di colore verde, tagliata nella parte alta (tra cupolino e carena) da una freccia bicolore bianco/nera che si perde lungo i lati del serbatoio. La tabella sul codone è appena accennata da una seconda freccia più piccolina di colore nero che parte dalla sella del guidatore perdendosi sotto le maniglie per il passeggero. Cerchi in lega e telaio sempre di colore nero. 

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