DDG-Magazine in moto a Capo Nord – Day 0

Gianluca Salina

Come ci si organizza, per portare con sé il necessario ad andare a Capo Nord in moto? Vi do la mia versione.

Il giorno prima degli esami mi ha sempre lasciato indifferente, non altrettanto posso dire di quello prima della partenza per un viaggio, quando mi pervade un curioso mix di eccitazione ed impazienza, non di raggiungere la meta, quanto di mettersi semplicemente in cammino verso di essa.

Se poi, come in questo caso, il percorso prevede di salire verso Capo Nord traghettando dalla Germania alla Svezia, per poi riprendere una nave a Stoccolma, sbarcare a Turku, salire dalla Finlandia per poi ridiscendere dalla Norvegia, visitando regioni come quella dei Mille Laghi, la Lapponia piuttosto che innumerevoli fiordi o l'arcipelago delle Lofoten, è inevitabile che l'attesa cresca.

Cerco pertanto di impegnare il cervello… ok, l'unico neurone rimastomi, e procedo spedito nell'inventario di materiale ed attrezzatura. Oltre alla F800 GS Trophy ritirata presso la sede BMW Motorrad di Milano, mi accompagneranno in questa avventura un Rider 450 messo a disposizione da TomTom ed un casco IS Max II di HJC.

Da Alpinestars arriva invece l'abbigliamento, composto da pantaloni Raider Drystar, giacca Vence Drystar, stivali Corozal Adventure Drystar, paraschiena Nucleon KR-1 e guanti Apex Drystar, questi ultimi nelle misure M ed XXL. Ne userò uno grande ed uno piccolo, dal momento che nella mano sinistra dovrò tenere fasciatura e stecca per le due guest-star di questa avventura, anulare e medio della mano sx..

Il corredo di viaggio comprende anche l'underwear di SIX2, sotto forma di intimo tecnico e calze, oltre ad una action cam VIRB Ultra 30 dataci da Garmin Italia ed un interfono Sport di Cellular Line. L'immancabile tuta antipioggia è una Nano di Tucano Urbano e verrà coadiuvata da un paio di guanti lunghi in gomma per applicazioni che sono tutto, fuorché motociclistiche.

Questo perché in tutto il Nordeuropa la pioggia si scrive con la “P” maiuscola o, se preferite, si misura in dozzine di ore di scrosci al giorno. Per questo motivo, anche l'abbigliamento più tecnico non disdegna un supporto. L'esperienza dei viaggi fatti nel 2016 (Danimarca, Svezia e Norvegia centro-meridionale) e nel 2015 (Scozia) é stata molto utile, per questo. Ad essere sinceri ho preso secchiate di acqua anche andando in Turchia nel 2014, ma questa è un'altra storia e ve la risparmio…

Borse laterali rigide, top case impermeabile a siluro, entrambi accessori BMW, saranno affiancati da una borsa serbatoio. Non contenti, impiliamo un'altra borsa su quella posteriore e, con un ragno, ne fissiamo una terza su una delle laterali. La ricezione di un esposto per abuso edilizio da parte del comune di residenza ci convince a sospendere le operazioni di carico.

Il necessario certamente c'è, il superfluo molto probabilmente anche, ma è tutto contemplato in una check-list che, oltre al vestiario (medio-leggero per le prime tappe, più pesante per il resto del viaggio), tiene conto anche degli infiniti caricabatterie e cavi di PC, smartphone, action cam, fotocamere, ecc ecc, e di una multi presa. Il tutto, così come anche il vestiario, viene meticolosamente sigillato in sacchetti di plastica di varie dimensioni marchiati, giusto per calarsi nell'atmosfera nordica, IKEA.

Siccome l'imprevisto viaggia sempre con la nostra foto sul cruscotto condivido con i miei compagni di viaggio, via Google Drive, il file che contiene percorso, tappe, nomi delle location da visitare, strutture e numeri telefonici di dove dormiremo, i costi e l'eventuale presenza di colazione inclusa o cucina per poterla fare in autonomia.

L'ultima voce è utile perché in tutto il Nordeuropa i supermercati sono aperti fino a tardi e consentono di rimediare il necessario per non fare dieta forzata quando si arriva a destinazione a sera inoltrata, momento in cui le cucine dei locali sono già chiuse da tempo.

Last but least, non può mancare il lubrificante per la catena che, in questo viaggio, come già in altri in passato, sarà il WD40 per condizioni umide. Tutto è pronto quindi. Domani mattina la sveglia suonerà presto, per evitare caldo e traffico lungo gli oltre 800 km del primo giorno, che sarà anche la tappa più lunga del viaggio. Vi aspetto in sella con me tra qualche ora. 🙂

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