Dakar: Honda prepara la difesa al primo posto

Cesare Marescotti

Dal rientro di Honda alla Dakar nel 2013, dopo 23 anni di assenza, la casa giapponese tornerà a partecipare al rally con il numero #1. Obiettivo del team Honda Monster Energy nel 2021 sarà quello di replicare la prima posizione conquistata da Ricky Brabec all’edizione 2020.

Nel 2013 Honda è rientrata alla Dakar, dopo 23 anni di assenza, con un obiettivo: vincere! Nel 2020, dopo 7 anni di duro lavoro e disavventure il team Monster Energy con Ricky Brabec è riuscito a interrompere il dominio, che durava da ormai 18 anni, di KTM e a conquistare il primo posto dopo 31 anni di digiuno. Ora, però, per la casa giapponese arriva il difficile, riaffermarsi e mostrare che il 2020 non è stato un caso.

Il Monster Energy Honda Team è già a Jeddah, in Arabia Saudita (sede della Dakar fino al 2025), aspettando la fine del lockdown e facendo gli ultimi test per il COVID-19, pronta ad affrontare i giorni delle verifiche tecniche. La squadra dovrà tirare fuori i denti per difendere il titolo conquistato l'anno scorso dall'americano Ricky Brabec. Negli ultimi mesi, infatti, i preparativi pre-gara sono stati fatti in maniera estremamente approfondita per affrontare la competizione più dura del mondo nelle miglior consizioni possibili.

Ricky Brabec vincitore dell'edizione 2020, José Ignacio Cornejo quarto lo scorso anno, Kevin Benavides, secondo nel 2018 e, con 11 Dakar sulle spalle e 24 tappe vinte, l'ormai leggenda Joan Barreda sono i quattro piloti schierati dal team factory, tutti e quattro hanno completato l'edizione 2020 della. Al meglio della loro forma fisica i piloti sperano di soddisfare la loro voglia di sollevare il Touareg di bronzo, premio della Dakar.

La Honda CRF450 Rally di Brabec, nel frattempo, "indosserà" il numero uno per la prima volta dalla vittoria di Gilles Lalay nel 1989. Il Dakar Rally 2021 dovrebbe iniziare a Jedda il 3 Gennaio, per ora nessuna notizia relativa ad eventuali rimandi dovuti alla pandemia anche se qualcuno ha avuto difficoltà a raggiungere Jeddah per via della temporanea chiusura degli aeroporti, e finire nella stessa città il 15 dello stesso mese dopo 7.649 km, di cui 4.767 di speciale.

Il team ha anche preparato un protocollo speciale per ridurre al minimo la possibilità di contagio da COVID-19 che sarà applicato sia internamente che con i giornalisti.

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