Fase 2: via libera alle moto in Francia, attesa per l’Italia

Gianluca Salina

La Gazzetta Ufficiale dirà oggi se i biker italiani potranno tornare in sella anche per diporto a partire dal prossimo 18 maggio, mentre i motard francesi possono già farlo da qualche giorno, stante l’ok del governo di Parigi alla circolazione turistica delle moto che è arrivato l’11 maggio.

In Italia si sta dicendo e scrivendo tutto ed il contrario di tutto sulla ripresa della mobilità su due ruote anche per turismo, in virtù di quanto annunciato ieri dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. La realtà è che, fino a quando non verrà reso noto il decreto legge (non sarà più un DPCM come avvenuto finora) sulla Gazzetta Ufficiale, previsto per oggi, non si saprà se, dal 18 maggio la Fase 2 riguarderà anche le moto e la possibilità di poter ricominciare a circolare in Italia, anche per diporto, in tutte le regioni (ad oggi si può solo in alcune).

Per questo motivo abbiamo deciso di attendere comunicazioni ufficiali, prima di tornare sull'argomento, andando però a sbirciare in Francia, grazie ai colleghi di Moto-Station, per vedere com'è la situazione Oltralpe, dove i "motard" sono sulle strade da lunedi 11 maggio, data nella quale è stato autorizzato anche il mototurismo.

Libertà quindi, per i cugini d'Oltralpe, di spostarsi in sella anche per diporto e non solo più per lavoro, necessità o attività sportiva, aspetto quest'ultimo che in Italia ha lasciato spazio a "fughe", ai confini delle norme in vigore, verso luoghi lontani dal proprio domicilio avendo anche solo un paio di scarpe da trekking nello zaino o nel bauletto, per poter dare sfogo alla voglia di moto.

L'11 maggio è stato per la Francia anche il giorno della ripresa della maggior parte delle attività lavorative, quella Fase 2 che, per il nostro Paese è iniziata il 3 maggio e si dovrebbe perfezionare lunedì prossimo, con misure riguardanti anche le due ruote. Queste ultime nel caso francese, sono state oggetto di attenzioni, da parte del governo transalpino, anche per quanto riguarda alcuni aspetti psicologici.

Il governo francese ha infatti posto l'accento sul fatto che ci si ritroverà ad aver a che fare con l'auforia del ritorno in moto e con un maggior traffico nelle città, specie nelle ore di punta, rispetto a quello a cui ci si è abituati negli ultimi due mesi, ambiti che riguardano anche ed inevitabilmente l'attitudine alla guida e che inevitabilmente si riproporranno al di qua delle Alpi, quando anche i biker italiani potranno risalire in sella anche per turismo.

Antenne dritte dunque in vista del 18 maggio, con la consapevolezza che, stante le dichiarazioni del Presidente del Consiglio di ieri sera, ci si potrà spostare al massimo entro i confini della propria regione, in attesa di un ulteriore allentamento delle misure, nel caso la curva di contagio proseguisse l'attuale trend al ribasso, previsto per inizio giugno

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