Tutte le case, da Honda a Suzuki, passando per Kawasaki e Triumph, con le eccezione di MV-Agusta e Yamaha, non hanno più a listino la propria supersport stradale. Modelli come CBR 600 RR, ZX-6R, GSX-R 600 e Daytona 675, che hanno fatto sognare più di una generazione di biker, sono state accantonate, nel nome di un mercato che non tira più, almeno in quel segmento.
La conseguenza è la messa in discussione del mondiale per le derivate di serie, vale a dire il campionato Supersport, che ben presto si troverà a che fare la scelta tra far correre moto in deroga, in quanto non più commercializzate, piuttosto che terminare in modo estremamente inglorioso la storia di una serie che ha regalato spettacolo e portato alla ribalta innumerevoli piloti, dai nostri Paolo Casoli ed il compianto Fabrizio Pirovano, a Chris Vermeulen, Kenan Sofuoglu, Cal Crutchlow, Chaz Davies, Michael van der Mark ed il fresco vincitore del titolo 2017, Lucas Mahias, più tanti altri che il titolo non l'hanno vinto, ma hanno utilizzato la categoria come trampolino verso la Superbike.
L'ulteriore tegola sul futuro della Supersport arriva dal BSB, il campionato nazionale delle derivate di serie più famoso al mondo. Gli organizzatori britannici hanno infatti comunicato che, nel 2018, la classe verrà aperta ai prototipi della Moto2, che correranno insieme alle SS600, anche se ci sarà una classifica per ognuna delle due categorie, oltre ad una generale unificata e che eleggerà il "best of best".
L'intento, secondo MSVR, è quello di preservare la mid-class e, oltre alle moto che hanno partecipato, nel loro passato, al mondiale o all'europeo Moto2, potranno scendere in pista anche mezzi con motorizzazioni diverse dal 600 Honda, realizzate da costruttori indipendenti e mosse da propulsori 600 a 4 cilindri o 675 tricilindrici, in conformità al regolamento SS600. In questo modo si riusciranno a "riciclare", dal 2019 in poi, tutte le Moto2 attuali che, da quella stagione, non saranno più utilizzabili, dal momento che verrà adottato il motore Triumph 765cc di derivazione Street Triple RS.
Il British Supersport tenterà quindi la convivenza con la neonata serie GP2 con la probabile opzione che vedrà quest'ultima costituirne il futuro, una strada alternativa a quella di DORNA che, per salvaguardare i talenti più giovani, ha introdotto quest'anno la categoria SS300, la quale non pare però sufficientemente propedeutica verso la Superbike o, peggio ancora, la MotoGP.