Bike Sim Experience, per chi vuole qualcosa di più

Valerio Garagiola

Usare la moto dei nostri sogni in pista è fattibile, a volte, solo nei videogiochi. Uno sviluppatore indipendente ha saputo creare qualcosa di veramente unico e vicino alla realtà

Quando inizia a fare veramente freddo sospendiamo l’assicurazione della nostra moto e ripieghiamo sulle console, dove ci si lancia in lunghe sessioni online con amici ed altri giocatori. Per quanto divertenti, si ha sempre la sensazioni che manca qualcosa per renderlo più vicino ad un simulatore vero. Bike Sim Experience (BSE) è una piattaforma nata da 3 ragazzi italiani, uniti dalla voglia di far bene e di creare qualcosa di totalmente diverso. Li abbiamo incontrati per capire come han fatto ad ottenere un risultato finale del genere

Come è nata l’idea di creare un simulatore moto?

L’unione dei due grandi passioni, la moto e il gaming. Ad oggi manca un prodotto che faccia divertire l’utente senza rendere il gameplay qualcosa o di troppo difficile quindi frustrante, o qualcosa di troppo arcade e quindi molto “piatto”. Il nostro più grande punto di forza che, prima di diventare sviluppatori, siamo stati e siamo tutt’ora gamer, il che ci può dare un apertura mentale più ampia sul fatto di cosa possa servire su un titolo di moto.

A chi è indirizzato il vostro prodotto?

Il nostro obbiettivo è quello di far felici sia gli utenti più inesperti che gli utenti “pro” creando differenti possibilità di personalizzazione degli aiuti di guida, senza rovinare tutto quello che è stato scritto nel motore fisico. Vogliamo poter dare sia un prodotto di alta qualità grafica, ma allo stesso tempo un’esperienza di gioco di alto livello. Una pensiero che accomuna tutte le menti dietro a BSE è che sui PC dei videogiocatori c’è spazio per tutti, è inutile e controproducente fomentare le guerre tra “fanboy” di uno o dell’altro titolo/software house.

Dietro ad un prodotto “videoludico” come questo, quanti costi avete dovuto sostenere?

Fortunatamente, noi abbiamo meno costi da sostenere rispetto a grosse software house, dato che siamo sviluppatori indipendenti. Come motore di gioco usiamo Unity3D, il quale, anche se ancora in beta, sta davvero facendo passi da gigante e non neghiamo che molte volte ci stupiamo anche noi dei risultati. Fino a pochi mesi fa eravamo completamente soli, ora stiamo collaborando con Esimple s.r.l. che ci aiuterà nell’integrazione di piattaforme dinamiche e successivamente per l’inserimento della Realtà Virtuale sempre volta all’utilizzo di piattaforme dinamiche.

Avete avuto il supporto di qualche realtà del settore moto?

Abbiamo molti contatti con realtà del settore moto e siamo alla ricerca di aziende che possano aiutarci. Uno dei migliori supporter sia a livello tecnico che a livello feedback è la Puntomoto Corse, al quale fa capo Luca Scassa, che ci ha dato veramente un sacco di consigli preziosi e un sacco di materiale da implementare direttamente nella fisica di BSE.
Abbiamo anche un importante accordo di partnership con Ohvale per la loro GP-0 e con il Circuito di Adria.

Quando sarà disponibile una versione demo?

Non abbiamo segnato una data sul calendario; stiamo lavorando per creare una prima versione giocabile per i giornalisti del settore e per i gamer più in voga, proprio per capire se il lavoro che stiamo svolgendo è in linea con le aspettative oppure no.

Il loro approccio dal basso potrebbe essere il miglior modo per ottenere quello che parte di noi sta cercando: qualcosa di unico, con pochi circuiti ma estremamente fedeli alla realtà e propedeutico a quella che sarà la prossima stagione in pista.

 

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