Aprilia RSV4 e Tuono V4 2021: moto nuove? Perché sì e perché no

Gianluca Salina

Qualche indiscrezione, pur se non confermata ufficialmente, suggerisce che Aprilia potrebbe rinnovare completamente le sue RSV4 e Tuono V4. Analizziamo perché questo potrebbe succedere e perché no.

Quello dell'arrivo delle Aprilia RSV4 e Tuono V4 completamente nuove è un tormentone che ormai ci accompagna da qualche anno. Dalle parti di Noale però è evidente che qualcosa sta cambiando ed anzi, è già cambiato. Una prova di questo è stata la presentazione, ad EICMA 2019, della versione definitiva della RS 660, oltre al concept della Tuono 660 ed alla Tuareg 660 (pur se nascosta), che lascia ben sperare sulla vivacità della casa veneta.

A questo si aggiunge poi l'invocare a gran voce le nuove moto top di gamma dagli estimatori del marchio e qualche notizia che inizia a trapelare, con il tutto che fa pensare come il 2021 possa essere l'anno buono. La premessa d'obbligo, in questi casi, è che di ufficiale non c'è nulla, per cui si lavora di deduzione o, se si preferisce, di speculazione/fantasia. Proviamo dunque a valutare gli elementi che suffragherebbero la tesi delle due ammiraglie Aprilia completamente rinnovate per la prossima stagione, così come l'esatto opposto.

Moto nuove sì

Se oggi le case costruttrici hanno facoltà di vendere, indistintamente, moto Euro 4 o Euro 5, dal I gennaio 2021 potranno commercializzare solo le seconde, dal momento che, per le prime, a fine 2020 scadrà la deroga che ne consente ancora l'immatricolazione (questo il nostro approfondimento) e, al momento, non ci sono notizie certe di una proroga di questa misura.

Se così fosse, Aprilia avrebbe tutte le sue buone ragioni per essere nelle fasi finali del suo lavoro su un motore V4 nuovo, rispondente alle ultime specifiche anti-inquinamento. In questo modo accoglierebbe anche le richieste di rinnovamento a livello estetico che, per quanto apprezzato, nell'immaginario collettivo inizia a sentire il peso degli anni.

Se poi dividiamo il discorso tra RSV4 e Tuono V4, si può fare la considerazione che, nell'aria, c'è sempre la più volte ventilata possibilità che la casa veneta decida di rientrare nel mondiale Superbike. L'ipotesi è in qualche modo suffragata dal fatto che il team M2 avrebbe in mente di fare (se arriverà il placet di MSMA), con Christophe Ponsson, almeno una wild card nel mondiale SBK di quest'anno, con la non troppo velata intenzione di essere al via del mondiale 2021 in pianta stabile, pur se non con il supporto ufficiale da parte di Aprilia.

Resterebbe l'interrogativo sul motore, 1000 o 1100 cc, dal momento che DORNA sta, secondo recenti dichiarazioni di Gregorio Lavilla,  considerando la possibilità di aumentare la cilindrata delle moto, misura che non crediamo sarà di attuazione per quanto riguarda il breve periodo, vale a dire il prossimo anno.

Se venisse mantenuto anche il motore di 1000 cc, dovrebbe essere quasi necessariamente nuovo, dal momento che l'attuale unità di 999,6 cc paga dazio in termini di potenza massima alle migliori concorrenti, Honda e Ducati, che hanno, rispettivamente, 13 e 16,5 cv in più dei 201 del V4 Aprilia.

Se, invece, la cubatura in Superbike dovesse crescere a 1100, il propulsore potrebbe essere quello 2020, a patto di aggiornarlo o, in alternativa, andrebbe anch'esso riprogettato. In entrambi i casi il marchio veneto avrebbe gioco facile a rinnovare anche l'estetica della sua supersportiva.

Il discorso sulla Tuono V4 è, per certi versi, più semplice. Quella che per lungo tempo è stata la regina assoluta delle supernaked, ha visto di recente mettere in dubbio la sua leadership dalla Streetfighter V4 di Ducati e dalla versione "3.0" della KTM 1290 Superduke R, le quali è facile prevedere tenteranno di sottrarle lo scettro nelle numerose comparative che verranno effettuate da qui in poi.

Sulla carta, l'attuale nuda di Noale, per una parte dell'utenza necessita di una iniezione di potenza (come se non bastassero 175 cv), oltre all'ormai solito refrain che la vede esteticamente quasi identica al modello di esordio, risalente al 2011, questo anche se in realtà, nel corso degli anni, la moto è stata completamente rivoluzionata.

Per la Tuono (ma anche per la RSV4) è quindi possibile attendersi una nuova moto che si allinei, anche sul piano dei numeri, alle competitor più agguerrite, grazie al rinnovamento di motore, contenuti (display TFT ed elettronica ulteriormente evoluta) e linee. Già, ma queste ultime come potrebbero essere, sia per la naked che per la carenata?

Fermo restando che va ribadito come dal quartier generale di Aprilia le bocche siano al momento chiuse, se moto nuove dovessero essere, potrebbero attingere dalle forme delle già citate RS 660 e Tuono 660. Logico quindi pensare ad una aerodinamica curata, anche in virtù del recente brevetto di una particolare soluzione volta a migliorare la penetrazione dell'aria e la capacità di raffreddamento del motore.

Il tutto potrebbe essere completato da forme ancora più filanti, con l'adozione, ad esempio, di un faro poliellissoidale come quello visto su un esemplare di RS 660 pizzicato durante le fasi finali del collaudo su strada. Fin qui le belle notizie o, almeno, le speranze di averne. Giriamo dunque la medaglia.

Moto nuove no

A costo di sembrare chi scrive tutto ed il contrario di tutto, la realtà è esattamente quella, ma non solo. Se l'UE dovesse posticipare di un anno il discorso Euro 5, Aprilia potrebbe decidere di allungare ancora di un anno la vita dei sui due modelli di punta ed il discorso sarebbe chiuso sul nascere.

Questo però non è l'unico scenario possibile. Euro 5 o no infatti, complice la crisi originata da Covid-19, che ha portato all'annullamento di INTERMOT 2020 e ad una serie che voci di corridoio che affermano ci sarà identica sorte per EICMA, la casa veneta potrebbe optare per prolungare la vita degli attuali modelli di un ulteriore anno.

Potrebbe farlo rinnovando solo in parte, ad esempio la Tuono V4, attingendo dall'attuale banca organi, a Noale hanno infatti a disposizione il motore 1100 utilizzato sulla RSV4, su cui potrebbe non essere impossibile operare le modifiche necessarie a renderlo Euro 5, addolcendone l'erogazione per adattarla ad una supernaked, conservando comunque una potenza adeguata, dell'ordine dei 200 cv contro i i 217 cv della attuale RSV4 1100 in versione Euro 4.

Quest'ultima invece, sempre fermo restando l'aggiornabilità del suo motore alle nuove normative, dispone già di una potenza al top della categoria e potrebbe ancora resistere 12 mesi sul mercato, anche se questo potrebbe significare dire addio alla versione 1000, probabilmente la più difficile da attualizzare allo scenario oggi previsto per il gennaio 2021.

In conclusione è opportuno dire che, mentre noi fantastichiamo sui possibili scenari futuri e sulla scorta del fatto che, specie una moto nuova, non si progetta, realizza, e mette in vendita in sei mesi, è evidente che Aprilia, come tutte le altre case, abbia già fatto le sue valutazioni e pianificato la sua lineup 2021, che comprende ovviamente anche RSV4 e Tuono V4. Non resta che attendere qualche mese per verificare quante delle previsioni fatte si riveleranno azzeccate, così come le immagini pubblicate in questo articolo, che sono dei rendering.

Credit immagini by Kardesign

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